La finestra territoriale della pianura bolognese tra Panaro e Samoggia è da tempo considerata una zona privilegiata per approfondire gli studi sul popolamento dell’età del Bronzo: la presenza di numerosi grandi abitati e la localizzazione in superficie di ampie porzioni dell’antico piano di campagna permettono un’osservazione dettagliata del territorio con l’opportunità di approfondire le analisi sugli aspetti insediativi e paleoambientali e tentare di ricostruire la struttura socio-economica dell’età del Bronzo. L’analisi del paesaggio antico ricostruito attraverso i dati geoarcheologici, prevalentemente riferibili alle forme fluviali consente inoltre di ipotizzare i rapporti che intercorrono tra le dinamiche fluviali e le attività antropiche. In particolar modo la ricostruzione della rete idrografica costituisce l’occasione per indagare e verificare le conseguenze che l’attività fluviale produceva sugli insediamenti (approvvigionamento idrico /alluvionamento) e sul controllo del territorio (vie di percorrenza, confini), nonché sulle singole attività produttive (gestione delle risorse, pratiche agricole, allevamento).
Cattani M. (2010). Una finestra sull’età del bronzo nella pianura padana: l’area bolognese tra Samoggia e Panaro. SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO) : Museo Archeologico Ambientale.
Una finestra sull’età del bronzo nella pianura padana: l’area bolognese tra Samoggia e Panaro
CATTANI, MAURIZIO
2010
Abstract
La finestra territoriale della pianura bolognese tra Panaro e Samoggia è da tempo considerata una zona privilegiata per approfondire gli studi sul popolamento dell’età del Bronzo: la presenza di numerosi grandi abitati e la localizzazione in superficie di ampie porzioni dell’antico piano di campagna permettono un’osservazione dettagliata del territorio con l’opportunità di approfondire le analisi sugli aspetti insediativi e paleoambientali e tentare di ricostruire la struttura socio-economica dell’età del Bronzo. L’analisi del paesaggio antico ricostruito attraverso i dati geoarcheologici, prevalentemente riferibili alle forme fluviali consente inoltre di ipotizzare i rapporti che intercorrono tra le dinamiche fluviali e le attività antropiche. In particolar modo la ricostruzione della rete idrografica costituisce l’occasione per indagare e verificare le conseguenze che l’attività fluviale produceva sugli insediamenti (approvvigionamento idrico /alluvionamento) e sul controllo del territorio (vie di percorrenza, confini), nonché sulle singole attività produttive (gestione delle risorse, pratiche agricole, allevamento).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.