Il fenomeno del pervasivo sviluppo della soft law nell’ambito dei meccanismi di regolazione dei mercati comporta molteplici riflessioni. Il presente contributo mira in particolare ad analizzare il ruolo degli atti di soft law nei mercati finanziari, andando a verificare come l’adozione di un approccio non formalista ma di tipo sostanziale possa rappresentare una soluzione per superare il trade-off tra la forza (di fatto) regolante degli stessi e la loro assoggettabilità al controllo del giudice. Dopo aver affrontato il tema della natura giuridica degli atti di diritto flessibile, l’indagine si concentra sull’apporto della giurisprudenza amministrativa francese al dibattito sull’ammissibilità del ricorso contro tali strumenti. Vengono così messe in evidenza le conseguenze dal punto di vista sistematico del cosiddetto caso “Fairvesta”, anche operando una comparazione con l’approccio adottato dal giudice amministrativo italiano. Specifica attenzione viene poi dedicata alle strategie regolatorie che la decisione del Conseil d’État sembra far emergere.
Benedetta Celati (2020). SOFT LAW NEI MERCATI FINANZIARI E TUTELA GIURISDIZIONALE. RIVISTA DELLA REGOLAZIONE DEI MERCATI, 2, 312-347.
SOFT LAW NEI MERCATI FINANZIARI E TUTELA GIURISDIZIONALE
Benedetta Celati
2020
Abstract
Il fenomeno del pervasivo sviluppo della soft law nell’ambito dei meccanismi di regolazione dei mercati comporta molteplici riflessioni. Il presente contributo mira in particolare ad analizzare il ruolo degli atti di soft law nei mercati finanziari, andando a verificare come l’adozione di un approccio non formalista ma di tipo sostanziale possa rappresentare una soluzione per superare il trade-off tra la forza (di fatto) regolante degli stessi e la loro assoggettabilità al controllo del giudice. Dopo aver affrontato il tema della natura giuridica degli atti di diritto flessibile, l’indagine si concentra sull’apporto della giurisprudenza amministrativa francese al dibattito sull’ammissibilità del ricorso contro tali strumenti. Vengono così messe in evidenza le conseguenze dal punto di vista sistematico del cosiddetto caso “Fairvesta”, anche operando una comparazione con l’approccio adottato dal giudice amministrativo italiano. Specifica attenzione viene poi dedicata alle strategie regolatorie che la decisione del Conseil d’État sembra far emergere.File | Dimensione | Formato | |
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