Nel contributo viene analizzato il ruolo giocato dai sistemi di garanzia dei depositi nel nuovo assetto europeo di gestione delle crisi bancarie, con particolare riferimento al Fondo interbancario di Tutela dei Depositi. La riflessione risulta motivata dalla necessità di esaminare le conseguenze della recente sentenza del Tribunale dell’Unione europea, concernente l’annullamento di una decisione della Commissione relativa all’aiuto di stato che l’Italia avrebbe concesso a favore di Banca Tercas, attraverso l’intervento del Fondo. L’attenzione si incentra, pertanto, sul “pilastro” della risoluzione in caso di dissesto bancario, tenendo conto dell’evoluzione sia dell’impostazione teorica che delle concrete modalità operative con cui si è proceduto, negli ultimi anni, a contemperare l’esigenza di garantire l’interesse pubblico alla stabilità finanziaria con il rispetto delle dinamiche concorrenziali. Relativamente agli schemi di garanzia dei depositi, in particolare, è andato a delinearsi un contesto regolamentare e interpretativo incerto, nel quale la rigida applicazione della disciplina sugli aiuti di stato ha finito per limitare fortemente la realizzazione di interventi alternativi alla mera funzione di rimborso dei risparmiatori, a scapito delle banche di dimensioni inferiori. L’esito giurisprudenziale del caso Tercas lascia però intravedere la possibilità di uscire da questa impasse, permettendo di valorizzare la flessibilità concessa dalla normativa nel consentire agli Stati, in ossequio al principio di proporzionalità, di intervenire anche con soluzioni nazionali.

Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: divieto di aiuti di stato e principio di proporzionalità / Benedetta Celati. - In: RIVISTA DI DIRITTO BANCARIO. - ISSN 2279-9737. - ELETTRONICO. - 2:Aprile/Giugno(2020), pp. 293-355.

Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: divieto di aiuti di stato e principio di proporzionalità

Benedetta Celati
2020

Abstract

Nel contributo viene analizzato il ruolo giocato dai sistemi di garanzia dei depositi nel nuovo assetto europeo di gestione delle crisi bancarie, con particolare riferimento al Fondo interbancario di Tutela dei Depositi. La riflessione risulta motivata dalla necessità di esaminare le conseguenze della recente sentenza del Tribunale dell’Unione europea, concernente l’annullamento di una decisione della Commissione relativa all’aiuto di stato che l’Italia avrebbe concesso a favore di Banca Tercas, attraverso l’intervento del Fondo. L’attenzione si incentra, pertanto, sul “pilastro” della risoluzione in caso di dissesto bancario, tenendo conto dell’evoluzione sia dell’impostazione teorica che delle concrete modalità operative con cui si è proceduto, negli ultimi anni, a contemperare l’esigenza di garantire l’interesse pubblico alla stabilità finanziaria con il rispetto delle dinamiche concorrenziali. Relativamente agli schemi di garanzia dei depositi, in particolare, è andato a delinearsi un contesto regolamentare e interpretativo incerto, nel quale la rigida applicazione della disciplina sugli aiuti di stato ha finito per limitare fortemente la realizzazione di interventi alternativi alla mera funzione di rimborso dei risparmiatori, a scapito delle banche di dimensioni inferiori. L’esito giurisprudenziale del caso Tercas lascia però intravedere la possibilità di uscire da questa impasse, permettendo di valorizzare la flessibilità concessa dalla normativa nel consentire agli Stati, in ossequio al principio di proporzionalità, di intervenire anche con soluzioni nazionali.
2020
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: divieto di aiuti di stato e principio di proporzionalità / Benedetta Celati. - In: RIVISTA DI DIRITTO BANCARIO. - ISSN 2279-9737. - ELETTRONICO. - 2:Aprile/Giugno(2020), pp. 293-355.
Benedetta Celati
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