Il contributo propone una lettura dell’Isola riflessa di Fabrizia Ramondino (1998) in cui, da un lato, il concetto di distanza è declinato nella dimensione temporale di un passato stratificato nel luogo – l’isola di Ventotene – che riemerge dalla scrittura dell’autrice; dall’altro, lo si supera nella tensione tra incontro e separazione nello spazio-soglia della costa, dove acqua e terra abitano una liminalità in continua ridefinizione. La voce e lo sguardo di Ramondino seguono il movimento impetuoso di intro-estroversione di un soggetto intimamente nomade, che attraversa lo spazio dell’isola per dischiuderne, nel racconto, la storia passata – che si materializza nei personaggi incontrati in un’ulteriore dimensione liminale, tra sogno e allucinazione – e le eterocronie con cui si squaderna la complessa trama del circostante, l’other-than-human. Per diffrazione, l’isola simbolo del confino politico e della reclusione è, al tempo stesso, «realtà» e «miraggio», si fa spazio di possibilità, topos di un esistenziale in-between che nell’insularità trova il suo accadimento. Per mettere in luce quanto detto sopra, il testo – di cui si propone il close-reading di alcuni estratti – verrà letto e interpretato attraverso le lenti teoriche del pensiero femminista, post-umano e del nuovo materialismo, che pongono al centro l’esperienza incorporata e situata dei soggetti e la loro inter-relazione con la materia circostante. Puntelli della premessa teorica sono la viscous porosity di Tuana (2008), il Soggetto nomade di Braidotti (1994) e il pensiero acquatico cui invitano le autrici di Thinking with Water (Chen et al., 2013). Nella seconda parte, invece, ci si concentrerà su alcuni estratti dal testo particolarmente efficaci per mostrare le costanti della poetica dell’autrice e le peculiarità dell’Isola riflessa, richiamando, di volta in volta, gli opportuni riferimenti della critica letteraria (Alfonzetti; De Vita; Nitido; Sepe).
francesca nardi (2023). Tra acqua e terra. Scrittura liminale ed eterocronie nell’Isola riflessa di Fabrizia Ramondino.
Tra acqua e terra. Scrittura liminale ed eterocronie nell’Isola riflessa di Fabrizia Ramondino
francesca nardi
2023
Abstract
Il contributo propone una lettura dell’Isola riflessa di Fabrizia Ramondino (1998) in cui, da un lato, il concetto di distanza è declinato nella dimensione temporale di un passato stratificato nel luogo – l’isola di Ventotene – che riemerge dalla scrittura dell’autrice; dall’altro, lo si supera nella tensione tra incontro e separazione nello spazio-soglia della costa, dove acqua e terra abitano una liminalità in continua ridefinizione. La voce e lo sguardo di Ramondino seguono il movimento impetuoso di intro-estroversione di un soggetto intimamente nomade, che attraversa lo spazio dell’isola per dischiuderne, nel racconto, la storia passata – che si materializza nei personaggi incontrati in un’ulteriore dimensione liminale, tra sogno e allucinazione – e le eterocronie con cui si squaderna la complessa trama del circostante, l’other-than-human. Per diffrazione, l’isola simbolo del confino politico e della reclusione è, al tempo stesso, «realtà» e «miraggio», si fa spazio di possibilità, topos di un esistenziale in-between che nell’insularità trova il suo accadimento. Per mettere in luce quanto detto sopra, il testo – di cui si propone il close-reading di alcuni estratti – verrà letto e interpretato attraverso le lenti teoriche del pensiero femminista, post-umano e del nuovo materialismo, che pongono al centro l’esperienza incorporata e situata dei soggetti e la loro inter-relazione con la materia circostante. Puntelli della premessa teorica sono la viscous porosity di Tuana (2008), il Soggetto nomade di Braidotti (1994) e il pensiero acquatico cui invitano le autrici di Thinking with Water (Chen et al., 2013). Nella seconda parte, invece, ci si concentrerà su alcuni estratti dal testo particolarmente efficaci per mostrare le costanti della poetica dell’autrice e le peculiarità dell’Isola riflessa, richiamando, di volta in volta, gli opportuni riferimenti della critica letteraria (Alfonzetti; De Vita; Nitido; Sepe).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.