L’articolo, esito di una procedura di peer review della rivista Sociologia del lavoro (rivista di fascia A nei settori scientifici 14/C1-C2-D1), esamina le politiche di conciliazione fra lavoro e vita privata in Emilia-Romagna facendo riferimento all’approccio dell’organizzazione sociale totale del lavoro che valorizza lo stretto legame fra le sfere della produzione e della riproduzione sociale. Il modello regionale considerato, pur essendosi orientato storicamente alla promozione del principio delle pari opportunità e dell’emancipazione femminile, non pare privo di contraddizioni al suo interno, soprattutto a causa della persistenza di cornici culturali e valoriali, di difficile estirpazione, che identificano nella figura femminile il soggetto deputato a svolgere il lavoro domestico e di cura. Senza una ridefinizione dei confini tra privato e pubblico e una conseguente tematizzazione del rapporto fra produzione e riproduzione sociale non sarà pertanto possibile l’affermarsi di un nuovo modello di conciliazione privo di connotazioni di genere.
Rizza R., Sansavini M. (2010). Welfare e politiche di conciliazione: il caso dell'Emilia-Romagna. SOCIOLOGIA DEL LAVORO, 119, 78-96 [10.3280/SL2010-119005].
Welfare e politiche di conciliazione: il caso dell'Emilia-Romagna
RIZZA, ROBERTO;SANSAVINI, MILA
2010
Abstract
L’articolo, esito di una procedura di peer review della rivista Sociologia del lavoro (rivista di fascia A nei settori scientifici 14/C1-C2-D1), esamina le politiche di conciliazione fra lavoro e vita privata in Emilia-Romagna facendo riferimento all’approccio dell’organizzazione sociale totale del lavoro che valorizza lo stretto legame fra le sfere della produzione e della riproduzione sociale. Il modello regionale considerato, pur essendosi orientato storicamente alla promozione del principio delle pari opportunità e dell’emancipazione femminile, non pare privo di contraddizioni al suo interno, soprattutto a causa della persistenza di cornici culturali e valoriali, di difficile estirpazione, che identificano nella figura femminile il soggetto deputato a svolgere il lavoro domestico e di cura. Senza una ridefinizione dei confini tra privato e pubblico e una conseguente tematizzazione del rapporto fra produzione e riproduzione sociale non sarà pertanto possibile l’affermarsi di un nuovo modello di conciliazione privo di connotazioni di genere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.