Attraverso l’esempio dei castagneti che nel XVIII secolo costituivano la dote più essenziale della montagna, si mettono a confronto due fonti coeve, il Dizionario corografico di Serafino Calindri e il Catasto Boncompagni, che descrivono per la prima volta in maniera esaustiva (o quasi) il territorio della collina e della montagna bolognese, ossia li terreni posti al di sopra della Via Emilia (ad est della città di Bologna), e strada maestra di Bazzano (ad ovest di Bologna). Malgrado le differenze di finalità e prospettive, queste due fonti si integrano bene per ricostruire il paesaggio storico e le caratteristiche dei castagneti in particolare.
Il Dizionario del Calindri e il Catasto Boncompagni: due fonti a confronto per la storia del paesaggio castanicolo nella montagna bolognese del secolo XVIII / Giovanna Pezzi; Marco Conedera; Patrik Krebs. - STAMPA. - 15:(2023), pp. 75-82. (Intervento presentato al convegno Paesaggi d'appennino tenutosi a Porretta Terme, Riolunato, Piteglio nel 11 settembre 2021; 2 luglio, 30 luglio, 10 settembre 2022).
Il Dizionario del Calindri e il Catasto Boncompagni: due fonti a confronto per la storia del paesaggio castanicolo nella montagna bolognese del secolo XVIII
Giovanna Pezzi
Primo
;
2023
Abstract
Attraverso l’esempio dei castagneti che nel XVIII secolo costituivano la dote più essenziale della montagna, si mettono a confronto due fonti coeve, il Dizionario corografico di Serafino Calindri e il Catasto Boncompagni, che descrivono per la prima volta in maniera esaustiva (o quasi) il territorio della collina e della montagna bolognese, ossia li terreni posti al di sopra della Via Emilia (ad est della città di Bologna), e strada maestra di Bazzano (ad ovest di Bologna). Malgrado le differenze di finalità e prospettive, queste due fonti si integrano bene per ricostruire il paesaggio storico e le caratteristiche dei castagneti in particolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.