Il suolo è essenziale per la vita, ma per un suo sviluppo sostenibile deve sussistere un equilibrio fra la funzionalità della pedosfera e la pressione esercitata dalle attività dell'Uomo. Una pressione antropica eccessiva esercitata sul suolo trasforma una risorsa rinnovabile, indispensabile alla vita, in una risorsa finita, che perde la sua funzione di fertilità e di regolazione degli equilibri ecosistemici. La pedosfera infatti presenta tre limitazioni: due di tipo spaziale e una temporale. La prima limitazione è rappresentata dallo spessore, che in confronto con quello dell’atmosfera, dell’idrosfera e della litosfera, è decisamente limitato. Di tale spessore, inoltre, solo la porzione più superficiale variabile da pochi ad un massimo di 50/60 centimetri è la più fertile per la crescita delle piante e la più vulnerabile in quanto risente delle diverse pratiche agronomiche, della ricaduta degli agenti inquinanti, della asportazione per erosione. La seconda limitazione è rappresentata dalla superficie; solo il 10% della superficie terrestre è interessato da suoli più o meno bio-produttivi, dal momento che il 15% delle terre emerse è occupato da ghiacciai, fiumi, deserti, affioramenti rocciosi, spiagge, aree calanchive, insediamenti umani, mentre circa il 75% della superficie del Pianeta è sommerso dalle acque. La pedosfera presenta quindi dimensioni spaziali finite, sia per spessore che per estensione. La terza limitazione è legata ai processi di formazione ed evoluzione che il suolo subisce nel tempo e che ne condizionano la funzionalità; tali processi assumono un campo di variabilità temporale molto ampio, con limiti inferiori dell’ordine della frazione di anno, e limiti superiori dell’ordine delle centinaia e migliaia di anni. Di conseguenza molti dei caratteri pedologici possono formarsi, cambiare e rinnovare in funzione di processi naturali che richiedono archi temporali significativi; ciò significa che molte proprietà del suolo importanti ed utili possono subire un impedimento nel loro rinnovo naturale nel caso di alterazione e deterioramento per azione antropica. Il raggiungimento di un equilibrio fra le crescenti esigenze dell'Uomo e le reali potenzialità del suolo richiede di quest'ultimo una profonda conoscenza relativamente ai suoi principali costituenti e alle proprietà che ne derivano e come si possono conoscere questi costituenti e queste proprietà associando l'osservazione di campo alle tecniche di laboratorio.
Conoscere le proprietà del suolo per la sua conservazione sostenibile / Vianello G.. - In: RIVISTA DI FRUTTICOLTURA E DI ORTOFLORICOLTURA. - ISSN 0392-954X. - STAMPA. - LXXII-3:(2010), pp. 12-19.
Conoscere le proprietà del suolo per la sua conservazione sostenibile
VIANELLO, GILMO
2010
Abstract
Il suolo è essenziale per la vita, ma per un suo sviluppo sostenibile deve sussistere un equilibrio fra la funzionalità della pedosfera e la pressione esercitata dalle attività dell'Uomo. Una pressione antropica eccessiva esercitata sul suolo trasforma una risorsa rinnovabile, indispensabile alla vita, in una risorsa finita, che perde la sua funzione di fertilità e di regolazione degli equilibri ecosistemici. La pedosfera infatti presenta tre limitazioni: due di tipo spaziale e una temporale. La prima limitazione è rappresentata dallo spessore, che in confronto con quello dell’atmosfera, dell’idrosfera e della litosfera, è decisamente limitato. Di tale spessore, inoltre, solo la porzione più superficiale variabile da pochi ad un massimo di 50/60 centimetri è la più fertile per la crescita delle piante e la più vulnerabile in quanto risente delle diverse pratiche agronomiche, della ricaduta degli agenti inquinanti, della asportazione per erosione. La seconda limitazione è rappresentata dalla superficie; solo il 10% della superficie terrestre è interessato da suoli più o meno bio-produttivi, dal momento che il 15% delle terre emerse è occupato da ghiacciai, fiumi, deserti, affioramenti rocciosi, spiagge, aree calanchive, insediamenti umani, mentre circa il 75% della superficie del Pianeta è sommerso dalle acque. La pedosfera presenta quindi dimensioni spaziali finite, sia per spessore che per estensione. La terza limitazione è legata ai processi di formazione ed evoluzione che il suolo subisce nel tempo e che ne condizionano la funzionalità; tali processi assumono un campo di variabilità temporale molto ampio, con limiti inferiori dell’ordine della frazione di anno, e limiti superiori dell’ordine delle centinaia e migliaia di anni. Di conseguenza molti dei caratteri pedologici possono formarsi, cambiare e rinnovare in funzione di processi naturali che richiedono archi temporali significativi; ciò significa che molte proprietà del suolo importanti ed utili possono subire un impedimento nel loro rinnovo naturale nel caso di alterazione e deterioramento per azione antropica. Il raggiungimento di un equilibrio fra le crescenti esigenze dell'Uomo e le reali potenzialità del suolo richiede di quest'ultimo una profonda conoscenza relativamente ai suoi principali costituenti e alle proprietà che ne derivano e come si possono conoscere questi costituenti e queste proprietà associando l'osservazione di campo alle tecniche di laboratorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.