L'articolo analizza se nella disciplina normativa relativa alle principali imposte che interessano le persone fisiche non svolgenti attività economica (IRPEF, Imposta sulle successioni, ecc.) è possibile individuare un nucleo normativo coerente ed omogeno rispetto alla condizione giuridica "fiscale" dello straniero. In che modo è regolata la condizione fiscale dello straniero, in confornto con la sua condizione giuridica, valevole ai fini diversi da quelli tributari? In altre parole, l'articolo si propone di affrontarein termini generali, introduttivi e divulgativi, alcuni calssici temi della fiscalità internazionale (criteri di collegamento e residenza, doppia imposizione, paradisi fiscali, ecc.), sia di diritto sostanziale, sia di diritto procedimantale, focalizzandosi però su un aspetto ella fiscalità italiana normalmente poco valorizzato nella letteratura specialistica di settore, ovvero quello legato ai fenomeni dell'immigrazione degli stranieri (non comunitari) e, seppure in misura più limitata, al fenomeno dell'emigrazione dei cittadini italiani in Paesi non comunitari. Rispetto alle persone fisiche, infatti, si apprezza bene il divario tra i tradizionali criteri fiscali di collegamento della capacità economcia al territorio (residenza) e la cittadinanza, tendenzialmente irrilevante per il prelievo fiscale (tuttavia con alcune vistose eccezioni evidenziate nello studio). La fiscalità dell'immigrante e dell'emigrante si rivela così essere un settore del diritto pubblico in parte non coerente con altri settori della legislazione speciale di settore (amministrativa, penale), in parte suscettibile di riflessioni di più ampia portata attinenti ai principi di eguaglianza, non discriminazione fiscale e di giustizia tributaria, che non devono essere trascurati nella problematica di integrazione, confronto e convivenza che i fenomeni migratori impongono alle comunità dell'Occidente.
A. Mondini (2010). Lo "straniero" nel diritto tributario. GLI STRANIERI, 2, 41-70.
Lo "straniero" nel diritto tributario
MONDINI, ANDREA
2010
Abstract
L'articolo analizza se nella disciplina normativa relativa alle principali imposte che interessano le persone fisiche non svolgenti attività economica (IRPEF, Imposta sulle successioni, ecc.) è possibile individuare un nucleo normativo coerente ed omogeno rispetto alla condizione giuridica "fiscale" dello straniero. In che modo è regolata la condizione fiscale dello straniero, in confornto con la sua condizione giuridica, valevole ai fini diversi da quelli tributari? In altre parole, l'articolo si propone di affrontarein termini generali, introduttivi e divulgativi, alcuni calssici temi della fiscalità internazionale (criteri di collegamento e residenza, doppia imposizione, paradisi fiscali, ecc.), sia di diritto sostanziale, sia di diritto procedimantale, focalizzandosi però su un aspetto ella fiscalità italiana normalmente poco valorizzato nella letteratura specialistica di settore, ovvero quello legato ai fenomeni dell'immigrazione degli stranieri (non comunitari) e, seppure in misura più limitata, al fenomeno dell'emigrazione dei cittadini italiani in Paesi non comunitari. Rispetto alle persone fisiche, infatti, si apprezza bene il divario tra i tradizionali criteri fiscali di collegamento della capacità economcia al territorio (residenza) e la cittadinanza, tendenzialmente irrilevante per il prelievo fiscale (tuttavia con alcune vistose eccezioni evidenziate nello studio). La fiscalità dell'immigrante e dell'emigrante si rivela così essere un settore del diritto pubblico in parte non coerente con altri settori della legislazione speciale di settore (amministrativa, penale), in parte suscettibile di riflessioni di più ampia portata attinenti ai principi di eguaglianza, non discriminazione fiscale e di giustizia tributaria, che non devono essere trascurati nella problematica di integrazione, confronto e convivenza che i fenomeni migratori impongono alle comunità dell'Occidente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.