Il saggio analizza il processo di estensione del diritto internazionale occidentale ad altre civiltà del diritto nel corso del XIX: all'impero ottomano, al Giappone, all'impero cinese, agli Stati dell'America latina, all'impero russo. Il saggio mostra come, prima del XIX secolo, esistessero diversi "universalismi", ossia diverse cività delo diritto che avanzavano la pretesa di universalità, in particolar modo l'impero ottomano e quello cinese. Nel corso del XIX si affermò invece la supremazia occidentale, ma il diritto internazionale dell'Occidente non fu "imposto", bensì fu "appropriato" dagli altri sistemi giuridici con l'intento di usarlo contro l'Occidente: ciò avvene in particolar modo attraverso l'impego di categorie, come quella di sovranità, in funzione anti occidentale. Ci fu così un passaggio dalla pluralità degli universalsimi ad un "universalismo particolaristico": quello dell'Occidente usato paradossalmente in funzione antioccidentale. Il saggio analizza in proposito le opere di J. Lorimer, C. Calvo, F. F. Martens, K. Kaneko, T. Senga. Là dove, nel sec. XIX, si impose il dominio coloniale il diritto internazionale venne invece "imposto" e non appropriato.
The Particularistic Universalism of International Law in the Nineteenth Century
GOZZI, GUSTAVO
2010
Abstract
Il saggio analizza il processo di estensione del diritto internazionale occidentale ad altre civiltà del diritto nel corso del XIX: all'impero ottomano, al Giappone, all'impero cinese, agli Stati dell'America latina, all'impero russo. Il saggio mostra come, prima del XIX secolo, esistessero diversi "universalismi", ossia diverse cività delo diritto che avanzavano la pretesa di universalità, in particolar modo l'impero ottomano e quello cinese. Nel corso del XIX si affermò invece la supremazia occidentale, ma il diritto internazionale dell'Occidente non fu "imposto", bensì fu "appropriato" dagli altri sistemi giuridici con l'intento di usarlo contro l'Occidente: ciò avvene in particolar modo attraverso l'impego di categorie, come quella di sovranità, in funzione anti occidentale. Ci fu così un passaggio dalla pluralità degli universalsimi ad un "universalismo particolaristico": quello dell'Occidente usato paradossalmente in funzione antioccidentale. Il saggio analizza in proposito le opere di J. Lorimer, C. Calvo, F. F. Martens, K. Kaneko, T. Senga. Là dove, nel sec. XIX, si impose il dominio coloniale il diritto internazionale venne invece "imposto" e non appropriato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.