Abbiamo compiuto delle osservazioni di ecologia riproduttiva su Dictamnus albus (Rutaceae), in quanto si tratta di specie rara, che rova in Italia il limite Sud-occidentale dell’areale, occupa una nicchia ecologica vulnerabile ed è oggetto di misure di protezione in tutte le egioni italiane in cui cresce. Abbiamo anzitutto dimostrato che D. albus produce seme esclusivamente per via sessuata e che è fisiologicamente autocompatibile. La quantità di seme prodotto a seguito di utoimpollina¬zione è tuttavia minore di quella prodotta per impollinazione incrociata. Abbiamo verificato che in condizioni naturali l’autoimpollinazione all’interno dello stesso fiore è prevenuta dall’effetto congiunto della dicogamia e dell’ercogamia. Tuttavia, data la ricchezza dell’infiorescenza, la geitonogamia non può essere esclusa. L’antesi procede dalla base del racemo verso l’alto ed il fiore è proterandrico. Di conseguenza, i fiori in fase maschile si trovano sempre al di sopra dei fiori in fase femminile. La principale ricompensa fiorale è il nettare; valutando la produzione di nettare in fiori protetti dalla visita di insetti, abbiamo dimostrato che la produzione di nettare è maggiore durante la fase femminile del fiore – e quindi nella parte inferiore dell’infiorescenza - piuttosto che durante la fase maschile. In fiori aperti alla visita di insetti, tuttavia, la produzione è tale che la quantità rimane costante malgrado il prelie-vo da parte degli insetti. Lo spettro degli insetti visitatori è molto ampio: abbiamo osservato 9 specie di 5 famiglie e 2 ordini diversi. Abbiamo determinato la frequenza di visite e la fedeltà di tutti i visitatori, ed abbiamo accertato che solo due di essi uniscono un’alta frequenza, un’alta fedeltà, e toccano nella loro visita lo stigma ricettivo: Apis mellifera e Bombus spp., che risultano quindi gli impollinatori più importanti. Abbiamo studiato il comportamento sull’infiorescenza degli insetti visitatori, attraverso l’analisi statistica della sequenza dei fiori visitati, ed abbiamo dimostrato che il movimento di Apis e Bombus sul racemo si svolge prevalentemente dal basso verso l’alto. Tale movimento, che assumiamo sia determinato dalla quantità di ricompensa offerta, è tale da minimizzare il trasporto di polline da stami a stigmi della stessa infiorescenza. Dato che la fitness della specie è determinata dall’azione degli impollinatori più “importanti”, concludiamo che tramite l’offerta del nettare il dittamo condiziona il comportamento degli impollinatori principali, e così minimizza il peso dell’autoimpollinazione, che è riproduttivamente svantaggiosa.

L’offerta nettarifera può dirigere il movimento degli insetti in modo da favorire l’allogamia in una specie autocompatibile: osservazioni su Dictamnus albus (Rutaceae) / Fisogni A.; Galloni M.; Rossi M.; Cristofolini G.. - STAMPA. - (2010), pp. 26-26. (Intervento presentato al convegno 105° Congresso della Società Botanica Italiana tenutosi a Milano nel 25-28/8/2010).

L’offerta nettarifera può dirigere il movimento degli insetti in modo da favorire l’allogamia in una specie autocompatibile: osservazioni su Dictamnus albus (Rutaceae).

FISOGNI, ALESSANDRO;GALLONI, MARTA;CRISTOFOLINI, GIOVANNI
2010

Abstract

Abbiamo compiuto delle osservazioni di ecologia riproduttiva su Dictamnus albus (Rutaceae), in quanto si tratta di specie rara, che rova in Italia il limite Sud-occidentale dell’areale, occupa una nicchia ecologica vulnerabile ed è oggetto di misure di protezione in tutte le egioni italiane in cui cresce. Abbiamo anzitutto dimostrato che D. albus produce seme esclusivamente per via sessuata e che è fisiologicamente autocompatibile. La quantità di seme prodotto a seguito di utoimpollina¬zione è tuttavia minore di quella prodotta per impollinazione incrociata. Abbiamo verificato che in condizioni naturali l’autoimpollinazione all’interno dello stesso fiore è prevenuta dall’effetto congiunto della dicogamia e dell’ercogamia. Tuttavia, data la ricchezza dell’infiorescenza, la geitonogamia non può essere esclusa. L’antesi procede dalla base del racemo verso l’alto ed il fiore è proterandrico. Di conseguenza, i fiori in fase maschile si trovano sempre al di sopra dei fiori in fase femminile. La principale ricompensa fiorale è il nettare; valutando la produzione di nettare in fiori protetti dalla visita di insetti, abbiamo dimostrato che la produzione di nettare è maggiore durante la fase femminile del fiore – e quindi nella parte inferiore dell’infiorescenza - piuttosto che durante la fase maschile. In fiori aperti alla visita di insetti, tuttavia, la produzione è tale che la quantità rimane costante malgrado il prelie-vo da parte degli insetti. Lo spettro degli insetti visitatori è molto ampio: abbiamo osservato 9 specie di 5 famiglie e 2 ordini diversi. Abbiamo determinato la frequenza di visite e la fedeltà di tutti i visitatori, ed abbiamo accertato che solo due di essi uniscono un’alta frequenza, un’alta fedeltà, e toccano nella loro visita lo stigma ricettivo: Apis mellifera e Bombus spp., che risultano quindi gli impollinatori più importanti. Abbiamo studiato il comportamento sull’infiorescenza degli insetti visitatori, attraverso l’analisi statistica della sequenza dei fiori visitati, ed abbiamo dimostrato che il movimento di Apis e Bombus sul racemo si svolge prevalentemente dal basso verso l’alto. Tale movimento, che assumiamo sia determinato dalla quantità di ricompensa offerta, è tale da minimizzare il trasporto di polline da stami a stigmi della stessa infiorescenza. Dato che la fitness della specie è determinata dall’azione degli impollinatori più “importanti”, concludiamo che tramite l’offerta del nettare il dittamo condiziona il comportamento degli impollinatori principali, e così minimizza il peso dell’autoimpollinazione, che è riproduttivamente svantaggiosa.
2010
Atti del 105° Congresso della Società Botanica Italiana.
26
26
L’offerta nettarifera può dirigere il movimento degli insetti in modo da favorire l’allogamia in una specie autocompatibile: osservazioni su Dictamnus albus (Rutaceae) / Fisogni A.; Galloni M.; Rossi M.; Cristofolini G.. - STAMPA. - (2010), pp. 26-26. (Intervento presentato al convegno 105° Congresso della Società Botanica Italiana tenutosi a Milano nel 25-28/8/2010).
Fisogni A.; Galloni M.; Rossi M.; Cristofolini G.
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