Virtuoso di canto dai notevoli mezzi, Giuseppe Santarelli ebbe una carriera fortunata, prima come interprete di ruoli di primo piano nei principali teatri d’Italia, poi come cantore pontificio. Fu in rapporti stretti con Francesco Algarotti, Charles Burney e padre Giambattista Martini; Pompeo Batoni gli fece uno splendido ritratto, oggi conservato nella Pinacoteca civica di Forlì. Le sue vicende possono oggi essere approfondite sulla scorta di numerosi documenti conservati nell’archivio di famiglia, depositato nella Biblioteca comunale “Aurelio Saffi” di Forlì e di recente reso disponibile alla consultazione. Nel suo complesso, esso consta di sette buste e copre un arco temporale di oltre due secoli; tra decreti e medaglie, attestati e lettere che si riferiscono ai principali membri della famiglia a partire dal Settecento, spiccano numerosi documenti relativi a Giuseppe (collocati disordinatamente nelle buste 2-4), alcuni dei quali di grande interesse documentario. Esaminati con rigore metodologico, essi hanno consentito una rilettura della biografia artistica del musicista, introducendo significativi elementi di novità.
Un «professore […] troppo politico»: vicende del cantore pontificio Giuseppe Santarelli / Elisabetta Pasquini. - In: RECERCARE. - ISSN 1120-5741. - STAMPA. - XXXV:(2023), pp. 221-256.
Un «professore […] troppo politico»: vicende del cantore pontificio Giuseppe Santarelli
Elisabetta Pasquini
2023
Abstract
Virtuoso di canto dai notevoli mezzi, Giuseppe Santarelli ebbe una carriera fortunata, prima come interprete di ruoli di primo piano nei principali teatri d’Italia, poi come cantore pontificio. Fu in rapporti stretti con Francesco Algarotti, Charles Burney e padre Giambattista Martini; Pompeo Batoni gli fece uno splendido ritratto, oggi conservato nella Pinacoteca civica di Forlì. Le sue vicende possono oggi essere approfondite sulla scorta di numerosi documenti conservati nell’archivio di famiglia, depositato nella Biblioteca comunale “Aurelio Saffi” di Forlì e di recente reso disponibile alla consultazione. Nel suo complesso, esso consta di sette buste e copre un arco temporale di oltre due secoli; tra decreti e medaglie, attestati e lettere che si riferiscono ai principali membri della famiglia a partire dal Settecento, spiccano numerosi documenti relativi a Giuseppe (collocati disordinatamente nelle buste 2-4), alcuni dei quali di grande interesse documentario. Esaminati con rigore metodologico, essi hanno consentito una rilettura della biografia artistica del musicista, introducendo significativi elementi di novità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.