The multi-scale approach, among the considerations on sustainability and the ecological city of the future, is the only method that brought tangible results and indicated the way ahead. The new vision of housing must combine together urban planning, architectural detail, envelope materials and solar orientation. In this light, the concept of innovation is not about designing new edifices with state-of-the-art technological performances but it is about refurbishing the considerable volume of existing buildings. Traditional buildings – the vast majority of which were built in 1960’s – are formally and functionally inadequate today. Refurbishing a building from a social and energy efficiency point of view is key for the future sustainable cities. Comfort, well-being, aesthetics, economic and social factors will all be integrated to create a qualitative living environment rather than a mere technological environment. European experiences of social housing provide interesting case-studies. In particular, in Germany the research of different models of urban regeneration indicate an improved urban and formal quality in a re-balanced social diversity (mixité sociale) in city centres and especially in suburbs. Such outcome is obtained through complex strategies that require diversified levels of intervention: from new development areas to energy efficiency retrofits in order to change the urban scene both from a perceptual and performance point of view. Volumetric addition and subtraction are among the strategies designed to reshape and balance the visual impact of big blocks (grands ensembles) also from the standpoint of masses. Through some significant case histories, the text aims to study further those innovative projects capable of establishing relations between original creative design concepts and performing technical solutions to improve architectural quality and comfort in redeveloped existing buildings. In conclusion, the ecological city is potentially already existing around us. It must be brought to light and enhanced with the aid of morpho-typological urban disciplines and the analysis of cultural and historical blueprints that determined the city.

Se vi è un aspetto intorno al quale le riflessioni sulla sostenibilità e sulla città ecologica del futuro hanno portato risultati concreti e hanno indicato una via, questo consiste nell’impossibilità di prescindere dall’approccio interscalare. Dal dettaglio architettonico alla pianificazione urbana, dai materiali dell’involucro all’esposizione: tutto concorre e deve concorrere all’interno di una nuova concezione dell’abitare, ove il concetto di innovazione non consiste nell’ideare nuovi edifici dalle prestazioni tecnologiche sempre più spinte, quanto nel mettere mano all’enorme volume costruito già esistente. L’edilizia storica - in particolar modo le costruzioni del Dopoguerra - ne rappresenta la quota più consistente, inadeguata sia da un punto di vista formale che funzionale. Riqualificare socialmente e energeticamente un edificio, oggi, s’impone come passaggio-chiave per la costruzione delle città sostenibili del domani, ove sarà necessario applicare una visione integrata e qualitativa del quadro di vita, dai più generali concetti di comfort e benessere, agli aspetti economici, estetici e sociali, che superano il puro dato tecnologico. Esperienze europee di Housing sociale forniscono interessanti percorsi di studio e trasformazione: in particolare in Germania e Francia, ove la ricerca di modelli diversi di rigenerazione urbana, propone, non solo in centro città ma soprattutto in periferia, una qualità urbana e formale elevata in una mixité sociale ri-equilibrata. Tale esito è ottenuto con strategie complesse che presuppongono livelli diversificati di intervento: dalla nuova edificazione al retrofitting energetico come mezzo per mutare la scena urbana sia dal punto di vista percettivo che prestazionale. La gamma di azioni possibili è rivolta altresì agli interventi di “sottrazione ed addizione volumetrica”, volti a rimodellare e riequilibrare, anche dal punto di vista delle masse, l’impatto visivo dei “grands ensembles” abitativi. Attraverso la presentazione di alcuni case histories particolarmente significativi il testo si pone l’obiettivo di approfondire quei progetti innovativi capaci di stabilire relazioni tra concept progettuali originali e soluzioni tecniche performanti, per migliorare la qualità architettonica ed il comfort nella riqualificazione dell’abitato esistente. La città ecologica è dunque, già presente, potenzialmente, intorno a noi. Essa dev’essere riportata alla luce e valorizzata, con l’ausilio delle discipline morfo-tipologiche urbane e l’analisi delle matrici culturali che l’hanno determinata

Città ecologica "in nuce": le periferie urbane / A. Milan; M. Pellegrino. - ELETTRONICO. - (2010), pp. 905-915. (Intervento presentato al convegno Abitare il futuro ... dopo Copenhagen - Giornate Internazionali di Studio, organizzate dall'Univ. degli Studi di Napoli Federico II - Polo delle Scienze e delle Tecnologie - DPUU- Dip. di Progettazione Urbana e di Urbanistica. tenutosi a Napoli, Facoltà di Architettura - Via Forno Vecchio 36 nel 13-14 dicembre 2010).

Città ecologica "in nuce": le periferie urbane

MILAN, ANDREINA;
2010

Abstract

The multi-scale approach, among the considerations on sustainability and the ecological city of the future, is the only method that brought tangible results and indicated the way ahead. The new vision of housing must combine together urban planning, architectural detail, envelope materials and solar orientation. In this light, the concept of innovation is not about designing new edifices with state-of-the-art technological performances but it is about refurbishing the considerable volume of existing buildings. Traditional buildings – the vast majority of which were built in 1960’s – are formally and functionally inadequate today. Refurbishing a building from a social and energy efficiency point of view is key for the future sustainable cities. Comfort, well-being, aesthetics, economic and social factors will all be integrated to create a qualitative living environment rather than a mere technological environment. European experiences of social housing provide interesting case-studies. In particular, in Germany the research of different models of urban regeneration indicate an improved urban and formal quality in a re-balanced social diversity (mixité sociale) in city centres and especially in suburbs. Such outcome is obtained through complex strategies that require diversified levels of intervention: from new development areas to energy efficiency retrofits in order to change the urban scene both from a perceptual and performance point of view. Volumetric addition and subtraction are among the strategies designed to reshape and balance the visual impact of big blocks (grands ensembles) also from the standpoint of masses. Through some significant case histories, the text aims to study further those innovative projects capable of establishing relations between original creative design concepts and performing technical solutions to improve architectural quality and comfort in redeveloped existing buildings. In conclusion, the ecological city is potentially already existing around us. It must be brought to light and enhanced with the aid of morpho-typological urban disciplines and the analysis of cultural and historical blueprints that determined the city.
2010
Abitare il futuro... dopo Copenhagen - Inhabiting the Future ... after Copenhagen
905
915
Città ecologica "in nuce": le periferie urbane / A. Milan; M. Pellegrino. - ELETTRONICO. - (2010), pp. 905-915. (Intervento presentato al convegno Abitare il futuro ... dopo Copenhagen - Giornate Internazionali di Studio, organizzate dall'Univ. degli Studi di Napoli Federico II - Polo delle Scienze e delle Tecnologie - DPUU- Dip. di Progettazione Urbana e di Urbanistica. tenutosi a Napoli, Facoltà di Architettura - Via Forno Vecchio 36 nel 13-14 dicembre 2010).
A. Milan; M. Pellegrino
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