Obiettivo prioritario del lavoro è stato quello di caratterizzare dal punto di vista chimico e pedologico i suoli del “Bosco della Fattona”, istituito Riserva Naturale Orientata nel 1984 con Decreto Regionale, situato nelle immediate pendici collinari di Imola ed inserito in un contesto territoriale fortemente antropizzato. Lo studio è stato supportato, lungo tutto il suo percorso, da un idoneo sistema informativo per la raccolta e la gestione dei caratteri pedogenetici interni ed esterni ai suoli, nonché dei relativi indicatori fisici e chimici. La definizione delle unità di paesaggio all’interno della Riserva ha portato all’individuazione di quattro transetti lungo i quali eseguire il rilievo pedologico e la raccolta dei campioni di suolo da sottoporre ad analisi. L’insieme dei dati raccolti ed elaborati ha consentito la classificazione dei suoli che, secondo la Soil Taxonomy, rientrano negli ordini degli Entisols e Inceptisols. Al fine di valutare la qualità dei suoli, focalizzando l’attenzione sugli epipedon, sono stati scelti alcuni indicatori chimici legati alla sostanza organica. Il suo contenuto nel terreno, infatti, risulta essere un potenziale indicatore ambientale correlandosi con numerosi aspetti della resa produttiva, della sostenibilità degli agro-ecosistemi e della conservazione ambientale. I valori di carbonio organico totale (TOC), estraibile (TEC) e presente nella frazione umica e fulvica (HA+FA), hanno permesso di calcolare gli indici di umificazione evidenziando una situazione diversificata tra i suoli. Si rilevano infatti, in alcuni profili, condizioni di buona dotazione in sostanza organica, altri siti meno dotati, sino a giungere in taluni casi a situazioni di forte compromissione. La diversificazione pedologica è stata anche posta in evidenza dai valori del rapporto tra carbonio della biomassa microbica (MBC) e quello organico totale, sottolineando ulteriormente la significativa diversità riscontrabile all’interno di un’area di limitata superficie. Per lo studio della dinamica della sostanza organica è stato inoltre utilizzato l’isotopo stabile del carbonio 13C, la cui determinazione è stata eseguita sia sugli orizzonti organici che sugli orizzonti minerali A, fornendo valori in accordo con quanto riportato da indagini eseguite su suoli a copertura forestale di diverse parti del mondo.
Buscaroli A., Di Virgilio N., Vianello G., Vittori Antisari L. (2004). Qualità dei suoli: il “Bosco della Frattona” (Comune di Imola).
Qualità dei suoli: il “Bosco della Frattona” (Comune di Imola)
BUSCAROLI, ALESSANDRO;DI VIRGILIO, NICOLA;VIANELLO, GILMO;VITTORI ANTISARI, LIVIA
2004
Abstract
Obiettivo prioritario del lavoro è stato quello di caratterizzare dal punto di vista chimico e pedologico i suoli del “Bosco della Fattona”, istituito Riserva Naturale Orientata nel 1984 con Decreto Regionale, situato nelle immediate pendici collinari di Imola ed inserito in un contesto territoriale fortemente antropizzato. Lo studio è stato supportato, lungo tutto il suo percorso, da un idoneo sistema informativo per la raccolta e la gestione dei caratteri pedogenetici interni ed esterni ai suoli, nonché dei relativi indicatori fisici e chimici. La definizione delle unità di paesaggio all’interno della Riserva ha portato all’individuazione di quattro transetti lungo i quali eseguire il rilievo pedologico e la raccolta dei campioni di suolo da sottoporre ad analisi. L’insieme dei dati raccolti ed elaborati ha consentito la classificazione dei suoli che, secondo la Soil Taxonomy, rientrano negli ordini degli Entisols e Inceptisols. Al fine di valutare la qualità dei suoli, focalizzando l’attenzione sugli epipedon, sono stati scelti alcuni indicatori chimici legati alla sostanza organica. Il suo contenuto nel terreno, infatti, risulta essere un potenziale indicatore ambientale correlandosi con numerosi aspetti della resa produttiva, della sostenibilità degli agro-ecosistemi e della conservazione ambientale. I valori di carbonio organico totale (TOC), estraibile (TEC) e presente nella frazione umica e fulvica (HA+FA), hanno permesso di calcolare gli indici di umificazione evidenziando una situazione diversificata tra i suoli. Si rilevano infatti, in alcuni profili, condizioni di buona dotazione in sostanza organica, altri siti meno dotati, sino a giungere in taluni casi a situazioni di forte compromissione. La diversificazione pedologica è stata anche posta in evidenza dai valori del rapporto tra carbonio della biomassa microbica (MBC) e quello organico totale, sottolineando ulteriormente la significativa diversità riscontrabile all’interno di un’area di limitata superficie. Per lo studio della dinamica della sostanza organica è stato inoltre utilizzato l’isotopo stabile del carbonio 13C, la cui determinazione è stata eseguita sia sugli orizzonti organici che sugli orizzonti minerali A, fornendo valori in accordo con quanto riportato da indagini eseguite su suoli a copertura forestale di diverse parti del mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.