Il termine “contrainte” sul vocabolario Larousse è così definito: «action de forcer quelqu'un à agir contre sa volonté; pression morale ou physique, violence exercée sur lui. Obligation créée par les règles en usage dans un milieu, par les lois propres à un domaine, par une nécessité. Captivité, esclavage, oppression, servitude». Tentando di applicare la definizione all’atto poetico, ne risulta una condizione di asservimento della parola nei confronti di chi scrive. Come se l’autore potesse utilizzare a proprio piacimento le lettere dell’alfabeto (e non tutte), piegandole e sfruttandole per uno scopo. Oppure, si potrebbe trattare dell’operazione inversa: sono i segni a gravare sullo scrittore, a dominarlo. In entrambi i casi ci si avvicina molto alla poesia di Georges Perec : un procedimento che si serve di lettere e cifre anche per scopi contraddittori (la contrainte è sia condizione di libertà che facilita l’emergere dell’inconscio, sia mezzo per ricostruire un passato di là dall’inconscio), ma nello stesso tempo è assoggettato da quegli stessi segni, pesanti tracce che la storia individuale e collettiva hanno impresso sull’autore.

Grille d’aération – grille fermée : Perec, la cicatrice, la scrittura / Elisa Attanasio. - In: STRUMENTI CRITICI. - ISSN 0039-2618. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 93-110.

Grille d’aération – grille fermée : Perec, la cicatrice, la scrittura

Elisa Attanasio
2014

Abstract

Il termine “contrainte” sul vocabolario Larousse è così definito: «action de forcer quelqu'un à agir contre sa volonté; pression morale ou physique, violence exercée sur lui. Obligation créée par les règles en usage dans un milieu, par les lois propres à un domaine, par une nécessité. Captivité, esclavage, oppression, servitude». Tentando di applicare la definizione all’atto poetico, ne risulta una condizione di asservimento della parola nei confronti di chi scrive. Come se l’autore potesse utilizzare a proprio piacimento le lettere dell’alfabeto (e non tutte), piegandole e sfruttandole per uno scopo. Oppure, si potrebbe trattare dell’operazione inversa: sono i segni a gravare sullo scrittore, a dominarlo. In entrambi i casi ci si avvicina molto alla poesia di Georges Perec : un procedimento che si serve di lettere e cifre anche per scopi contraddittori (la contrainte è sia condizione di libertà che facilita l’emergere dell’inconscio, sia mezzo per ricostruire un passato di là dall’inconscio), ma nello stesso tempo è assoggettato da quegli stessi segni, pesanti tracce che la storia individuale e collettiva hanno impresso sull’autore.
2014
Grille d’aération – grille fermée : Perec, la cicatrice, la scrittura / Elisa Attanasio. - In: STRUMENTI CRITICI. - ISSN 0039-2618. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 93-110.
Elisa Attanasio
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