Il presente contributo offre un’analisi critica del concetto di ‘autorità giudiziaria’ come interpretato dalla Corte di Lussemburgo con due sentenze riguardanti, rispettivamente, l’esecuzione dell’euromandato e l’emissione dell’ordine europeo di indagine. Se, in relazione al MAE, la Corte giunge a conclusioni analoghe a quelle ben note relative all’autorità emittente, al contrario l’indipendenza del pubblico ministero non è ritenuta necessaria ai fini della cooperazione volta alla raccolta di materiale probatorio. Muovendo dalle ragioni poste a fondamento di un simile approccio differenziato, si propone una chiave di lettura alternativa e più garantista di tale nozione autonoma del diritto dell’Unione nell’ambito dei due strumenti in esame. Dapprima, lo scritto mette in luce come il vulnus alla libertà personale arrecato dall’esecuzione del MAE meriterebbe la competenza di un organo non solo indipendente, ma pienamente dotato del crisma della giurisdizionalità. In una seconda parte, poi, si cerca di evidenziare i motivi per cui l’intrusione nei diritti fondamentali determinata dall’OEI non dovrebbe sfuggire al vaglio di autorità giudiziarie che forniscano adeguate garanzie di indipendenza dal potere esecutivo.
La nozione di ‘autorità giudiziaria’ nell’interpretazione della Corte di giustizia: un discutibile discrimen tra mandato d’arresto europeo e ordine europeo di indagine / Irene Milazzo. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 2499-281X. - STAMPA. - 64:4(2021), pp. 1473-1493.
La nozione di ‘autorità giudiziaria’ nell’interpretazione della Corte di giustizia: un discutibile discrimen tra mandato d’arresto europeo e ordine europeo di indagine
Irene Milazzo
2021
Abstract
Il presente contributo offre un’analisi critica del concetto di ‘autorità giudiziaria’ come interpretato dalla Corte di Lussemburgo con due sentenze riguardanti, rispettivamente, l’esecuzione dell’euromandato e l’emissione dell’ordine europeo di indagine. Se, in relazione al MAE, la Corte giunge a conclusioni analoghe a quelle ben note relative all’autorità emittente, al contrario l’indipendenza del pubblico ministero non è ritenuta necessaria ai fini della cooperazione volta alla raccolta di materiale probatorio. Muovendo dalle ragioni poste a fondamento di un simile approccio differenziato, si propone una chiave di lettura alternativa e più garantista di tale nozione autonoma del diritto dell’Unione nell’ambito dei due strumenti in esame. Dapprima, lo scritto mette in luce come il vulnus alla libertà personale arrecato dall’esecuzione del MAE meriterebbe la competenza di un organo non solo indipendente, ma pienamente dotato del crisma della giurisdizionalità. In una seconda parte, poi, si cerca di evidenziare i motivi per cui l’intrusione nei diritti fondamentali determinata dall’OEI non dovrebbe sfuggire al vaglio di autorità giudiziarie che forniscano adeguate garanzie di indipendenza dal potere esecutivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.