Il testo indaga le personalità di alcuni artisti emiliani che coabitarono col Guercino nel corso dei suoi anni romani. Si mette a fuoco il ruolo prevalentemente manageriale di Lorenzo Gennari nella bottega Gennari-Barbieri a Cento, rivedendo al contempo il catalogo dei suoi dipinti, alcuni dei quali da restituire a Matteo Loves e a Benedetto Zallone. L’identificazione di un Martirio di san Lorenzo attribuibile a Cristoforo Serra, a Roma col centese nel 1623, permette di meglio precisare il ruolo che il Guercino ebbe nella formazione del cesenate, che qui dimostra la grande fascinazione subita dall’Aurora Ludovisi e dalla Santa Petronilla. E’ l’occasione per ripercorrere gli oscuri inizi dell’artista e tracciarne un percorso diverso rispetto a quello finora proposto. Al contempo si apportano precisazioni cronologiche ad alcuni disegni del Guercino, gli si riferisce una giovanile Maddalena in meditazione e si tenta di ricondurre entro un metodo la sua fornitura di disegni e schizzi agli allievi. Infine s’inserisce nell’entourage romano del centese il poco noto Ippolito Provenzale, autore di una guercinesca Santa Francesca Romana nella chiesa di San Crisogono e delle decorazioni della villa Giovannina a San Matteo della Decima.
Enrico ghetti (2022). I "compagni di stanza" del Guercino a Roma. STORIA DELL'ARTE, 157, 66-81.
I "compagni di stanza" del Guercino a Roma
Enrico ghetti
2022
Abstract
Il testo indaga le personalità di alcuni artisti emiliani che coabitarono col Guercino nel corso dei suoi anni romani. Si mette a fuoco il ruolo prevalentemente manageriale di Lorenzo Gennari nella bottega Gennari-Barbieri a Cento, rivedendo al contempo il catalogo dei suoi dipinti, alcuni dei quali da restituire a Matteo Loves e a Benedetto Zallone. L’identificazione di un Martirio di san Lorenzo attribuibile a Cristoforo Serra, a Roma col centese nel 1623, permette di meglio precisare il ruolo che il Guercino ebbe nella formazione del cesenate, che qui dimostra la grande fascinazione subita dall’Aurora Ludovisi e dalla Santa Petronilla. E’ l’occasione per ripercorrere gli oscuri inizi dell’artista e tracciarne un percorso diverso rispetto a quello finora proposto. Al contempo si apportano precisazioni cronologiche ad alcuni disegni del Guercino, gli si riferisce una giovanile Maddalena in meditazione e si tenta di ricondurre entro un metodo la sua fornitura di disegni e schizzi agli allievi. Infine s’inserisce nell’entourage romano del centese il poco noto Ippolito Provenzale, autore di una guercinesca Santa Francesca Romana nella chiesa di San Crisogono e delle decorazioni della villa Giovannina a San Matteo della Decima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.