Nell'articolo si discute l'attribuzione degli affreschi che ornano il soffitto della cosiddetta cappellina di Renata di Francia, nel Castello Estense di Ferrara. Vi sono dipinti i quattro Evangelisti con i propri simboli, racchiusi da un festone dorato decorato da fiori e frutta. Per essi sono da tempo noti pagamenti a Giulio Marescotti, artista tardo-bastianinesco noto per aver decorato l'Arpa Estense (Modena, Galleria Estense), ma palesi difformità stilistiche hanno indotto chi scrive a proporne una nuova attribuzione. Confronti con le opere certe di Gaspare Venturini ne dimostrano senza equivoci la paternità. Marescotti, documentato con l'indoratore Giovanni Battista Rosselli nel piccolo cantiere, si è probabilmente occupato delle sole decorazioni vegetali, che collimano con quelle realizzate sull'Arpa. Il piccolo ciclo è l'unico numero superstite del catalogo di Venturini a essere condotto ad affresco. La sua esistenza dimostra come l'artista abbia lavorato anche per lo stesso duca Alfonso II, oltre che per il suo erede Cesare in Palazzo dei Diamanti. La rilettura di documenti trascurati e il rinvenimento di altri inediti dimostrano che Venturini fu attivo per il Duca in ulteriori occasioni: dipinse ventidue tele per la sua biblioteca, restaurò i dipinti dei Dossi e Garofalo nei Camerini Dorati, eseguì la decorazione dello scomparso orologio di piazza. Gli va pertanto restituito un ruolo di primo piano nel panorama artistico estense di fine secolo. Ciò rafforza indirettamente, se ce ne fosse bisogno, l'attribuzione degli affreschi qui riferitigli.
enrico ghetti (2016). Per Gaspare Venturini nel Castello Estense di Ferrara. ARTE CRISTIANA, 894, 183-190.
Per Gaspare Venturini nel Castello Estense di Ferrara
enrico ghetti
2016
Abstract
Nell'articolo si discute l'attribuzione degli affreschi che ornano il soffitto della cosiddetta cappellina di Renata di Francia, nel Castello Estense di Ferrara. Vi sono dipinti i quattro Evangelisti con i propri simboli, racchiusi da un festone dorato decorato da fiori e frutta. Per essi sono da tempo noti pagamenti a Giulio Marescotti, artista tardo-bastianinesco noto per aver decorato l'Arpa Estense (Modena, Galleria Estense), ma palesi difformità stilistiche hanno indotto chi scrive a proporne una nuova attribuzione. Confronti con le opere certe di Gaspare Venturini ne dimostrano senza equivoci la paternità. Marescotti, documentato con l'indoratore Giovanni Battista Rosselli nel piccolo cantiere, si è probabilmente occupato delle sole decorazioni vegetali, che collimano con quelle realizzate sull'Arpa. Il piccolo ciclo è l'unico numero superstite del catalogo di Venturini a essere condotto ad affresco. La sua esistenza dimostra come l'artista abbia lavorato anche per lo stesso duca Alfonso II, oltre che per il suo erede Cesare in Palazzo dei Diamanti. La rilettura di documenti trascurati e il rinvenimento di altri inediti dimostrano che Venturini fu attivo per il Duca in ulteriori occasioni: dipinse ventidue tele per la sua biblioteca, restaurò i dipinti dei Dossi e Garofalo nei Camerini Dorati, eseguì la decorazione dello scomparso orologio di piazza. Gli va pertanto restituito un ruolo di primo piano nel panorama artistico estense di fine secolo. Ciò rafforza indirettamente, se ce ne fosse bisogno, l'attribuzione degli affreschi qui riferitigli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.