Tortellino X-PERIENCE presentato all'Expo di Shanghai (13 Ottobre 2010) Si tratta di un sistema interattivo sperimentale che consente all'utente di “fare i tortellini” davanti ad uno schermo, semplicemente muovendo le mani: una “game-station” sperimentale che consente il dialogo tra i movimenti dell’utente e un video proiettato di fronte ad esso, senza l'ausilio di alcuno strumento hardware (sensore, telecomando, joypad, o simili). Il primo videogioco del genere, messo a punto dagli studenti del Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Alma Mater Studiorum e dai giovani professionisti di Articolture di Bologna, è stato presentato oggi all'Expo universale di Shanghai, allo stand della Città di Bologna. Dopo mesi di intenso lavoro informatico e creativo, sviluppato ad hoc nell’ambito del corso di "Sistemi e Applicazioni Multimediali" Prof. Marco Roccetti, ideatore e promotore del progetto, vede la luce “X-PERIENCE”. A differenza delle consorelle game-station più celebri come Wii e PlayStation Move, il progetto sviluppato dall’Università di Bologna prevede soltanto l’utilizzo di software altamente innovativi per il riconoscimento di gestualità predefinite e di interfaccia grafica, coadiuvati dalla presenza – nascosta all’utente – di una videocamera. Il fruitore senza percepire di essere inserito in un set preallestito, prende parte al gioco eseguendo liberamente le gestualità richieste su indicazione del video e andando così a intervenire sul prosieguo del video stesso. Da un lato, quindi, la logica del videogioco, ma dall’altro l’intento di superarne i canoni estetici e contenutistici abituali: il giocatore infatti non si trova davanti ad una “classica” elaborazione grafica digitale, ma a fronteggiare una vera e propria narrazione filmica, reale e coinvolgente, con tanto di elementi di montaggio in stop-motion e disegni animati. Il tema del gioco, infatti, grazie all’intervento del Consorzio Università Città, unisce la sperimentazione tecnologica più avanzata al racconto di uno degli aspetti più tradizionali e caratteristici della cultura bolognese, come il facimento della ricetta del tortellino. E’ infatti una sfoglina provetta ad accompagnare il giocatore nella storia di questa leccornia del territorio e ad insegnargli i trucchi per come cucinarla. Il sistema si pone così quale strumento innovativo per la rilettura e la veicolazione ludica di contenuti propri del patrimonio bolognese, dimostrando al contempo la sua versatilità e l'ampiezza potenziale di applicazione su vari altri ambiti e temi.

M. Roccetti, A. Varni, G. Marfia, M. Zanichelli, C. Galloni, P. L. Rocca (2010). The Shanghai World Expo: The Tortellino X-perience: Learn Cook Play the Tortellino Recipe.

The Shanghai World Expo: The Tortellino X-perience: Learn Cook Play the Tortellino Recipe

ROCCETTI, MARCO;VARNI, ANGELO;MARFIA, GUSTAVO;
2010

Abstract

Tortellino X-PERIENCE presentato all'Expo di Shanghai (13 Ottobre 2010) Si tratta di un sistema interattivo sperimentale che consente all'utente di “fare i tortellini” davanti ad uno schermo, semplicemente muovendo le mani: una “game-station” sperimentale che consente il dialogo tra i movimenti dell’utente e un video proiettato di fronte ad esso, senza l'ausilio di alcuno strumento hardware (sensore, telecomando, joypad, o simili). Il primo videogioco del genere, messo a punto dagli studenti del Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Alma Mater Studiorum e dai giovani professionisti di Articolture di Bologna, è stato presentato oggi all'Expo universale di Shanghai, allo stand della Città di Bologna. Dopo mesi di intenso lavoro informatico e creativo, sviluppato ad hoc nell’ambito del corso di "Sistemi e Applicazioni Multimediali" Prof. Marco Roccetti, ideatore e promotore del progetto, vede la luce “X-PERIENCE”. A differenza delle consorelle game-station più celebri come Wii e PlayStation Move, il progetto sviluppato dall’Università di Bologna prevede soltanto l’utilizzo di software altamente innovativi per il riconoscimento di gestualità predefinite e di interfaccia grafica, coadiuvati dalla presenza – nascosta all’utente – di una videocamera. Il fruitore senza percepire di essere inserito in un set preallestito, prende parte al gioco eseguendo liberamente le gestualità richieste su indicazione del video e andando così a intervenire sul prosieguo del video stesso. Da un lato, quindi, la logica del videogioco, ma dall’altro l’intento di superarne i canoni estetici e contenutistici abituali: il giocatore infatti non si trova davanti ad una “classica” elaborazione grafica digitale, ma a fronteggiare una vera e propria narrazione filmica, reale e coinvolgente, con tanto di elementi di montaggio in stop-motion e disegni animati. Il tema del gioco, infatti, grazie all’intervento del Consorzio Università Città, unisce la sperimentazione tecnologica più avanzata al racconto di uno degli aspetti più tradizionali e caratteristici della cultura bolognese, come il facimento della ricetta del tortellino. E’ infatti una sfoglina provetta ad accompagnare il giocatore nella storia di questa leccornia del territorio e ad insegnargli i trucchi per come cucinarla. Il sistema si pone così quale strumento innovativo per la rilettura e la veicolazione ludica di contenuti propri del patrimonio bolognese, dimostrando al contempo la sua versatilità e l'ampiezza potenziale di applicazione su vari altri ambiti e temi.
2010
M. Roccetti, A. Varni, G. Marfia, M. Zanichelli, C. Galloni, P. L. Rocca (2010). The Shanghai World Expo: The Tortellino X-perience: Learn Cook Play the Tortellino Recipe.
M. Roccetti; A. Varni; G. Marfia; M. Zanichelli; C. Galloni; P. L. Rocca
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