Il contributo dedica alcune riflessioni parzialmente critiche a una delle prime pronunce di meri- to, in cui ha trovato applicazione l’art. 583-quinquies c.p. L’iter giudiziario si conclude in primo grado con la condanna dell’imputato, al quale si contestava – tra gli altri capi di imputazione – di aver provocato lo sfregio permanente al volto della vittima. Con la sentenza in commento si conferma che l’interpretazione giurisprudenziale della distinzione tra sfregio permanente e deformazione non ha subito modificazioni di rilievo in seguito all’entrata in vigore del c.d. Co- dice rosso. Inoltre, il G.U.P. del Tribunale di Parma afferma chiaramente che l’art. 583 quinquies c.p. costituisce una nuova figura criminosa autonoma. Infine, le statuizioni inserite dal giudi- cante nella pronuncia, in merito al rigetto della questione di legittimità costituzionale dell’art. 583-quinquies c.p., sollevata dalla Difesa nel corso del giudizio, consentono all’autore del com- mento di avanzare alcune considerazioni parzialmente diverse rispetto a quelle proposte dal Giudice, con riferimento ai profili dell’aumento sanzionatorio e alla previsione della pena interdittiva perpetua.
REBECCA GIRANI (2022). Lo sfregio permanente al viso dopo il c.d. Codice rosso: una prima applicazione dell’art. 583 quinquies c.p. (G.U.P. Parma, sent. n. 786 del 7 dicembre 2021, giud. Agostini). PENALE, 3(Luglio/Settembre 2022), 497-507.
Lo sfregio permanente al viso dopo il c.d. Codice rosso: una prima applicazione dell’art. 583 quinquies c.p. (G.U.P. Parma, sent. n. 786 del 7 dicembre 2021, giud. Agostini)
REBECCA GIRANI
2022
Abstract
Il contributo dedica alcune riflessioni parzialmente critiche a una delle prime pronunce di meri- to, in cui ha trovato applicazione l’art. 583-quinquies c.p. L’iter giudiziario si conclude in primo grado con la condanna dell’imputato, al quale si contestava – tra gli altri capi di imputazione – di aver provocato lo sfregio permanente al volto della vittima. Con la sentenza in commento si conferma che l’interpretazione giurisprudenziale della distinzione tra sfregio permanente e deformazione non ha subito modificazioni di rilievo in seguito all’entrata in vigore del c.d. Co- dice rosso. Inoltre, il G.U.P. del Tribunale di Parma afferma chiaramente che l’art. 583 quinquies c.p. costituisce una nuova figura criminosa autonoma. Infine, le statuizioni inserite dal giudi- cante nella pronuncia, in merito al rigetto della questione di legittimità costituzionale dell’art. 583-quinquies c.p., sollevata dalla Difesa nel corso del giudizio, consentono all’autore del com- mento di avanzare alcune considerazioni parzialmente diverse rispetto a quelle proposte dal Giudice, con riferimento ai profili dell’aumento sanzionatorio e alla previsione della pena interdittiva perpetua.File | Dimensione | Formato | |
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