Testo introduttivo (editoriale) a un numero della rivista piano b che si propone di tracciare la genealogia della computer art in Italia durante la cosiddetta information age. Quest’epoca si estende dall’avvento della cultura cibernetica – con l’invenzione del transistor nel 1947 – ai processi di informatizzazione degli anni Sessanta, dall’ingresso nel mercato dei personal computer a fine anni Settanta alla diffusione di Internet nei primi anni Novanta. Quella italiana è una situazione peculiare, caratterizzata da continui scambi tra le arti e l’industria, da produzioni intermediali e collettive, da radicali forme di appropriazione tecnologica dal basso, da visionari approcci all’informatica come strumento di liberazione e da pionieristiche riflessioni sulle nuove idee di “comunità” e “condivisione” introdotte da Internet. Alcuni di questi ambiti sono stati recentemente oggetto di studi, ma le convergenze tra arte e computer in Italia non sono ancora state esaminate da una prospettiva unitaria. I dieci contributi all’interno di questo numero rappresentano, nella loro complementarità, un primo passo verso un processo di ricerca, storicizzazione e valorizzazione delle distintive relazioni tra arte contemporanea, cultura visuale e informatica in Italia tra gli anni Sessanta e Novanta.

Editoriale: Il computer nelle arti visive e nella cultura visuale in Italia nella information age

Francesco Spampinato
2022

Abstract

Testo introduttivo (editoriale) a un numero della rivista piano b che si propone di tracciare la genealogia della computer art in Italia durante la cosiddetta information age. Quest’epoca si estende dall’avvento della cultura cibernetica – con l’invenzione del transistor nel 1947 – ai processi di informatizzazione degli anni Sessanta, dall’ingresso nel mercato dei personal computer a fine anni Settanta alla diffusione di Internet nei primi anni Novanta. Quella italiana è una situazione peculiare, caratterizzata da continui scambi tra le arti e l’industria, da produzioni intermediali e collettive, da radicali forme di appropriazione tecnologica dal basso, da visionari approcci all’informatica come strumento di liberazione e da pionieristiche riflessioni sulle nuove idee di “comunità” e “condivisione” introdotte da Internet. Alcuni di questi ambiti sono stati recentemente oggetto di studi, ma le convergenze tra arte e computer in Italia non sono ancora state esaminate da una prospettiva unitaria. I dieci contributi all’interno di questo numero rappresentano, nella loro complementarità, un primo passo verso un processo di ricerca, storicizzazione e valorizzazione delle distintive relazioni tra arte contemporanea, cultura visuale e informatica in Italia tra gli anni Sessanta e Novanta.
2022
Francesco Spampinato
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