: Il saggio è la recensione del volume a cura di A. Taormina, Lavoro culturale e occupazione (Franco Angeli, 2021). Il libro è esaminato con riferimenti all’attuale situazione di un settore che da sempre presenta elementi di specialità che si traducono in una lontananza se non in una indifferenza del legislatore e, in ultima istanza, in una carenza delle garanzie per gli operatori. Sottolineando la capacità di questa raccolta di studi di offrire al lettore una cassetta di attrezzi essenziale per la comprensione e soprattutto la progettazione del futuro, ci si sofferma sui profili dell’analisi statistica e giuridica. Passando in rassegna i singoli contributi, si ricostruisce un quadro conoscitivo ricchissimo e corale che evidenzia come non ci sia il problema del lavoro nel settore culturale e creativo, ma dei lavori, nella loro diversità. E di come questi lavori continuino a soffrire per essere condotti in regime incerto, tra impiego privato e quello in seno alle amministrazioni, o ancora alle associazioni del terzo settore.
Daniele Donati (2022). Recensione di A. Taormina (a cura di), Lavoro culturale e occupazione, Franco Angeli, 2021. RIVISTA DI DIRITTO DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO, 1(fascicolo 1, giugno 2022 – semestrale), 31-35.
Recensione di A. Taormina (a cura di), Lavoro culturale e occupazione, Franco Angeli, 2021
Daniele Donati
2022
Abstract
: Il saggio è la recensione del volume a cura di A. Taormina, Lavoro culturale e occupazione (Franco Angeli, 2021). Il libro è esaminato con riferimenti all’attuale situazione di un settore che da sempre presenta elementi di specialità che si traducono in una lontananza se non in una indifferenza del legislatore e, in ultima istanza, in una carenza delle garanzie per gli operatori. Sottolineando la capacità di questa raccolta di studi di offrire al lettore una cassetta di attrezzi essenziale per la comprensione e soprattutto la progettazione del futuro, ci si sofferma sui profili dell’analisi statistica e giuridica. Passando in rassegna i singoli contributi, si ricostruisce un quadro conoscitivo ricchissimo e corale che evidenzia come non ci sia il problema del lavoro nel settore culturale e creativo, ma dei lavori, nella loro diversità. E di come questi lavori continuino a soffrire per essere condotti in regime incerto, tra impiego privato e quello in seno alle amministrazioni, o ancora alle associazioni del terzo settore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.