I contributi al secondo convegno in ricordo di Umberto Artioli approfondiscono la dicotomia, ma anche l’intersezione, tra luoghi – fisici e mentali – in cui si realizzano meccanismi di costrizione o di felice liberazione da vincoli coercitivi, o dove i due poli si confrontano, si sovrappongono e talvolta giungono a confondersi, mettendo in luce uno dei numerosi “doppi” significativi che emergono dalle ricerche dello studioso. Dalla meditazione sugli spazi scenici e drammaturgici nascono riflessioni che evidenziano le potenzialità allegoriche, simboliche e metaforiche di certo teatro o che, invece, preferiscono soffermarsi su aspetti della sua concretezza materiale. Gli interventi offrono osservazioni sul pensiero e sul percorso intellettuale di Artioli, approfondimenti su motivi drammaturgici e questioni sceniche, affondi su tematiche mutuate da discipline affini. Indice del volume: “Umberto Artioli e il teatro: la passione per il rovesciamento”; Silvia Carandini, “Paradisi perduti e luoghi ameni in scena tra XVI e XVII secolo”, Alessandra Petrina, “Contaminare lo spazio dell’innocenza. Machiavelli e gli elisabettiani”; Anna Laura Bellina, “Pietro Metastasio: le sue prigioni”; Elena Randi, “La prigione sadiana. Tra biografia e produzione teatrale”; Paolo Bosisio, “Turandot tra fiaba drammatica e opera lirica: gli spazi della drammaturgia”; Roberto Alonge, “Scrittura critica come autopsia (con qualche esempio goldoniano)”; Carmelo Alberti, “La finzione e il disincanto. Le incoerenze della scena veneziana di fine Settecento”; Paola Degli Esposti, “Le prigioni di Antigone”; Roberto Tessari, “Paradisi brumosi e inferni celesti nella drammaturgia di Lenau”; Elena Adriani, “Spazi di reclusione e loci amoeni nel teatro di D’Annunzio”; Cristina Grazioli, “‘La Principessa Bianca’ di Rainer Maria Rilke: prigione dell’anima e Aperto dello spirito”; Luciano Bottoni, “Inferno/cielo nelle letture pirandelliane di Umberto Artioli”; Simona Brunetti, “Il salotto della tortura in un cielo magrittiano: ‘Il piacere dell’onesta’ di Pirandello-Puggelli"; Daniele Seragnoli, “Il Pirandello dei Diablogues. Uno studio introduttivo”; Rino Mele, “Teatro di Dante e l’Inferno da camera di Sanguineti”, Licia Mari, "‘Il letto della storia’ di Fabio Vacchi: le chiuse banalità dell’oggi e lo spazio della memoria"; Daniela Ferrari, “Dal Futurismo ai Gonzaga, andata e ritorno. Un ricordo di Umberto Artioli".

RANDI, E., GRAZIOLI, C., DEGLI ESPOSTI, P., S. Brunetti, ADRIANI, E. (2011). Prigioni e paradisi. Luoghi scenici e spazi dell'anima nel teatro moderno. PADOVA : Esedra.

Prigioni e paradisi. Luoghi scenici e spazi dell'anima nel teatro moderno

RANDI, ELENA;
2011

Abstract

I contributi al secondo convegno in ricordo di Umberto Artioli approfondiscono la dicotomia, ma anche l’intersezione, tra luoghi – fisici e mentali – in cui si realizzano meccanismi di costrizione o di felice liberazione da vincoli coercitivi, o dove i due poli si confrontano, si sovrappongono e talvolta giungono a confondersi, mettendo in luce uno dei numerosi “doppi” significativi che emergono dalle ricerche dello studioso. Dalla meditazione sugli spazi scenici e drammaturgici nascono riflessioni che evidenziano le potenzialità allegoriche, simboliche e metaforiche di certo teatro o che, invece, preferiscono soffermarsi su aspetti della sua concretezza materiale. Gli interventi offrono osservazioni sul pensiero e sul percorso intellettuale di Artioli, approfondimenti su motivi drammaturgici e questioni sceniche, affondi su tematiche mutuate da discipline affini. Indice del volume: “Umberto Artioli e il teatro: la passione per il rovesciamento”; Silvia Carandini, “Paradisi perduti e luoghi ameni in scena tra XVI e XVII secolo”, Alessandra Petrina, “Contaminare lo spazio dell’innocenza. Machiavelli e gli elisabettiani”; Anna Laura Bellina, “Pietro Metastasio: le sue prigioni”; Elena Randi, “La prigione sadiana. Tra biografia e produzione teatrale”; Paolo Bosisio, “Turandot tra fiaba drammatica e opera lirica: gli spazi della drammaturgia”; Roberto Alonge, “Scrittura critica come autopsia (con qualche esempio goldoniano)”; Carmelo Alberti, “La finzione e il disincanto. Le incoerenze della scena veneziana di fine Settecento”; Paola Degli Esposti, “Le prigioni di Antigone”; Roberto Tessari, “Paradisi brumosi e inferni celesti nella drammaturgia di Lenau”; Elena Adriani, “Spazi di reclusione e loci amoeni nel teatro di D’Annunzio”; Cristina Grazioli, “‘La Principessa Bianca’ di Rainer Maria Rilke: prigione dell’anima e Aperto dello spirito”; Luciano Bottoni, “Inferno/cielo nelle letture pirandelliane di Umberto Artioli”; Simona Brunetti, “Il salotto della tortura in un cielo magrittiano: ‘Il piacere dell’onesta’ di Pirandello-Puggelli"; Daniele Seragnoli, “Il Pirandello dei Diablogues. Uno studio introduttivo”; Rino Mele, “Teatro di Dante e l’Inferno da camera di Sanguineti”, Licia Mari, "‘Il letto della storia’ di Fabio Vacchi: le chiuse banalità dell’oggi e lo spazio della memoria"; Daniela Ferrari, “Dal Futurismo ai Gonzaga, andata e ritorno. Un ricordo di Umberto Artioli".
2011
238
9788860580702
RANDI, E., GRAZIOLI, C., DEGLI ESPOSTI, P., S. Brunetti, ADRIANI, E. (2011). Prigioni e paradisi. Luoghi scenici e spazi dell'anima nel teatro moderno. PADOVA : Esedra.
RANDI, ELENA; GRAZIOLI, CRISTINA; DEGLI ESPOSTI, PAOLA; S. Brunetti; ADRIANI, ELENA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/914942
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