Nel fondo privato Riccardo Drigo di Michele Armelin a Padova, Elena Randi ha ritrovato un preziosissimo répétiteur dei Millions d’Arlequin di Drigo, messo in scena a San Pietroburgo nel 1900. Il répétiteur è una fonte particolarmente importante perché specifica quale ‘colonna sonora’ fosse veramente utilizzata in un dato balletto (quella dei documenti a stampa non corrisponde quasi mai esattamente alla versione impiegata in scena). Il répétiteur ritrovato è senza dubbio emendato, se non steso, dal compositore stesso: si trova infatti fra le carte che erano in suo possesso quando ha abbandonato la Russia nel 1920, dopo la Rivoluzione, ed è arrivato a Padova, sua città natale. Carte che, pressoché intonse, sono passate da Drigo all’editore Zanibon e, infine, all’editore Armelin. Questo répétiteur, qui pubblicato integralmente in una copia fotostatica a colori, è preceduto da un’introduzione di carattere storico-critico di Elena Randi, che affronta, fra l'altro, alcune problematiche relative alla sua datazione.
RANDI ELENA (2022). Les millions d'Arlequin di Marius Petipa-Riccardo Drigo: un répétiteur ritrovato. PADOVA : Armelin Musica.
Les millions d'Arlequin di Marius Petipa-Riccardo Drigo: un répétiteur ritrovato
RANDI ELENA
2022
Abstract
Nel fondo privato Riccardo Drigo di Michele Armelin a Padova, Elena Randi ha ritrovato un preziosissimo répétiteur dei Millions d’Arlequin di Drigo, messo in scena a San Pietroburgo nel 1900. Il répétiteur è una fonte particolarmente importante perché specifica quale ‘colonna sonora’ fosse veramente utilizzata in un dato balletto (quella dei documenti a stampa non corrisponde quasi mai esattamente alla versione impiegata in scena). Il répétiteur ritrovato è senza dubbio emendato, se non steso, dal compositore stesso: si trova infatti fra le carte che erano in suo possesso quando ha abbandonato la Russia nel 1920, dopo la Rivoluzione, ed è arrivato a Padova, sua città natale. Carte che, pressoché intonse, sono passate da Drigo all’editore Zanibon e, infine, all’editore Armelin. Questo répétiteur, qui pubblicato integralmente in una copia fotostatica a colori, è preceduto da un’introduzione di carattere storico-critico di Elena Randi, che affronta, fra l'altro, alcune problematiche relative alla sua datazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.