Le azioni mirate alla riduzione del rischio ambientale sono di fondamentale importanza in orticoltura che rappresenta un'attività potenzialmente ad elevato impatto, in relazione ai notevoli input tecnico-agronomici richiesti per sostenere le produzioni. Questi appaiono necessari per l'elevato grado di dinamismo e intensità colturale, difficilmente riscontrabili nelle altre produzioni vegetali agrarie. La consapevolezza crescente da parte dei produttori sulle tematiche ambientali ha di fatto determinato in questi ultimi anni un controllo più accurato del processo produttivo. La stessa ricerca scientifica si è, recentemente, molto interessata a sistemi di agricoltura conservativa il cui obbiettivo principale è il mantenimento o il miglioramento delle risorse naturali, ma ha purtroppo prestato poca attenzione ai sistemi colturali orticoli. Le limitate esperienze disponibili in bibliografia su questi sistemi sono state condotte principalmente negli USA ed in Australia e riguardano soprattutto la minima lavorazione o coltivazione su sodo e l'impiego di cover crops da utilizzare come pacciamatura organica nelle colture in successione. Sulla base di queste considerazioni, viene proposto un progetto che ha come obiettivo generale quello di studiare sistemi di gestione in sistemi orticoli a basso impatto (integrati e conservativi) che ottimizzino l'uso delle risorse (suolo e acqua), limitino gli apporti idrici e di fertilizzanti, riducano le perdite di nitrati, garantiscano un elevato standard delle produzioni. Verranno presi confrontati diversi sistemi colturali per l'orticoltura da piena aria in ambienti caratterizzati da differenti condizioni pedoclimatiche, con esperienze condotte anche in terreni considerati ad alto rischio per la conservazione delle acque e per la lisciviazione dei nutrienti. Particolare attenzione sarà rivolta alle dinamiche di evoluzione della sostanza organica, alle modificazioni delle caratteristiche chimico-fisiche del suolo, all'efficienza idrica e nutrizionale e all'impatto ambientale, oltre ai riflessi sulle produzioni e la qualità dei prodotti. Gli obiettivi specifici e azioni del progetto saranno: 1) Valutazione agronomica di lavorazioni del terreno di tipo conservativo (minima lavorazione) e dell'impiego di sostanza organica di cover crops e compost da incorporare nel terreno o da utilizzare come pacciamatura organica. 2) Studiare diversi criteri e modalità per la distribuzione dell'acqua nei sistemi colturali a confronto, anche attraverso la misura dello stato idrico del terreno (es. tensiometri, TDR), per ottimizzare la gestione idrica, di ridurre gli sprechi di acqua, limitare la lisciviazione dei nutrienti e fornire produzioni soddisfacenti. 3) Studiare la dinamica dell'acqua, nei suoi principali aspetti agronomici (ET, infiltrazione, percolazione, dinamica della falda, efficienza idrica) nei sistemi colturali a confronto. 4) Studiare diversi criteri e modalità per la distribuzione dell'azoto nei sistemi colturali a confronto anche attraverso la misura dello stato nutrizionale della coltura (es. Cropscan, SPAD, sap test), per ottimizzazare la concimazione, ridurre gli sprechi di N, limitare la lisciviazione dei nitrati e fornire produzioni soddisfacenti.: 5) Studiare la fertilizzazione azotata nei suoi diversi aspetti nei sistemi colturali a confronto (influenza sui parametri ecofisiologici della produzione, efficienza della concimazione, ecc.) 6) Studiare le modificazioni delle caratteristiche fisiche del suolo (es. porosità, capacità di ritenzione idrica, CSC e stabilità degli aggregati) nei sistemi colturali a confronto. 7) Studiare la dinamica dell'azoto (N) e del carbonio (C) nel terreno nei sistemi colturali a confronto attraverso la valutazione dei tassi di ammonificazione, nitrificazione e immobilizzazione lorda dell' N; lo studio dell'effetto della temperatura e del contenuto idrico del suolo sulla dinamica dei processi di ammonificazione, nitrificazione, immobilizzazione d...
G. Gianquinto (2008). Efficiente uso delle risorse per ridurre l’impiego di fertilizzanti azotati e ottimizzare le produzioni in sistemi orticoli integrati e conservativi.
Efficiente uso delle risorse per ridurre l’impiego di fertilizzanti azotati e ottimizzare le produzioni in sistemi orticoli integrati e conservativi
PROSDOCIMI GIANQUINTO, GIORGIO
2008
Abstract
Le azioni mirate alla riduzione del rischio ambientale sono di fondamentale importanza in orticoltura che rappresenta un'attività potenzialmente ad elevato impatto, in relazione ai notevoli input tecnico-agronomici richiesti per sostenere le produzioni. Questi appaiono necessari per l'elevato grado di dinamismo e intensità colturale, difficilmente riscontrabili nelle altre produzioni vegetali agrarie. La consapevolezza crescente da parte dei produttori sulle tematiche ambientali ha di fatto determinato in questi ultimi anni un controllo più accurato del processo produttivo. La stessa ricerca scientifica si è, recentemente, molto interessata a sistemi di agricoltura conservativa il cui obbiettivo principale è il mantenimento o il miglioramento delle risorse naturali, ma ha purtroppo prestato poca attenzione ai sistemi colturali orticoli. Le limitate esperienze disponibili in bibliografia su questi sistemi sono state condotte principalmente negli USA ed in Australia e riguardano soprattutto la minima lavorazione o coltivazione su sodo e l'impiego di cover crops da utilizzare come pacciamatura organica nelle colture in successione. Sulla base di queste considerazioni, viene proposto un progetto che ha come obiettivo generale quello di studiare sistemi di gestione in sistemi orticoli a basso impatto (integrati e conservativi) che ottimizzino l'uso delle risorse (suolo e acqua), limitino gli apporti idrici e di fertilizzanti, riducano le perdite di nitrati, garantiscano un elevato standard delle produzioni. Verranno presi confrontati diversi sistemi colturali per l'orticoltura da piena aria in ambienti caratterizzati da differenti condizioni pedoclimatiche, con esperienze condotte anche in terreni considerati ad alto rischio per la conservazione delle acque e per la lisciviazione dei nutrienti. Particolare attenzione sarà rivolta alle dinamiche di evoluzione della sostanza organica, alle modificazioni delle caratteristiche chimico-fisiche del suolo, all'efficienza idrica e nutrizionale e all'impatto ambientale, oltre ai riflessi sulle produzioni e la qualità dei prodotti. Gli obiettivi specifici e azioni del progetto saranno: 1) Valutazione agronomica di lavorazioni del terreno di tipo conservativo (minima lavorazione) e dell'impiego di sostanza organica di cover crops e compost da incorporare nel terreno o da utilizzare come pacciamatura organica. 2) Studiare diversi criteri e modalità per la distribuzione dell'acqua nei sistemi colturali a confronto, anche attraverso la misura dello stato idrico del terreno (es. tensiometri, TDR), per ottimizzare la gestione idrica, di ridurre gli sprechi di acqua, limitare la lisciviazione dei nutrienti e fornire produzioni soddisfacenti. 3) Studiare la dinamica dell'acqua, nei suoi principali aspetti agronomici (ET, infiltrazione, percolazione, dinamica della falda, efficienza idrica) nei sistemi colturali a confronto. 4) Studiare diversi criteri e modalità per la distribuzione dell'azoto nei sistemi colturali a confronto anche attraverso la misura dello stato nutrizionale della coltura (es. Cropscan, SPAD, sap test), per ottimizzazare la concimazione, ridurre gli sprechi di N, limitare la lisciviazione dei nitrati e fornire produzioni soddisfacenti.: 5) Studiare la fertilizzazione azotata nei suoi diversi aspetti nei sistemi colturali a confronto (influenza sui parametri ecofisiologici della produzione, efficienza della concimazione, ecc.) 6) Studiare le modificazioni delle caratteristiche fisiche del suolo (es. porosità, capacità di ritenzione idrica, CSC e stabilità degli aggregati) nei sistemi colturali a confronto. 7) Studiare la dinamica dell'azoto (N) e del carbonio (C) nel terreno nei sistemi colturali a confronto attraverso la valutazione dei tassi di ammonificazione, nitrificazione e immobilizzazione lorda dell' N; lo studio dell'effetto della temperatura e del contenuto idrico del suolo sulla dinamica dei processi di ammonificazione, nitrificazione, immobilizzazione d...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.