Il saggio aggiorna e completa un lavoro precedentemente pubblicato relativo ad un un tema, quello dell'inculturazione, assai poco trattato dalla scienza giuridica canonistica. Si analizza anzitutto il problema dell'apertura in generale della Chiesa alle culture dal punto di vista teorico, specie delle sue radici teologiche. Si focalizzano poi le ripercussioni ed i riflessi di tale apertura nelle disposizioni del Codice vigente per la Chiesa cattolica latina del 1983, il quale, pur ponendosi quale frutto ed espressione prevalente della cultura europea occidentale, è tuttavia destinato ad un'applicazione potenzialmente universale: dunque i suoi disposti dovranno essere osservati anche da comunità cristiane che non hanno condiviso quella storia europea, antica e recente, di cui la codificazione reca evidenti tracce. Diverse sono, però, come si constata, le fonti del diritto canonico particolare che permettono, grazie ai molteplici spazi ad esse dischiusi dal Codex Iuris Canonici, alle culture diverse da quella dominante di penetrare all'interno dello "ius Ecclesiae", plasmandolo ed adattandolo. Ci si addentra quindi nell'indagine di alcuni settori normativi in cui l'esigenza di inculturazione è più urgente e pressante. In questa prima parte del contributo ci si concentra sulle disposizioni che disciplinano l'organizzazione ecclesiastica e le strutture in cui si articola la "societas Ecclesiae". Si passa poi a scandagliare il diritto missionario: da una forzata eccessiva "occidentalizzazione" e "latinizzazione" operata nei cosiddetti "territori di missione" si è passati, dopo le preziose acquisizioni del Concilio Vaticano II, ad un'opera missionaria che non solo rispetta, ma valorizza le culture nei neoconvertiti al cattolicesimo. Un altro settore in cui si è colta come urgente l'esigenza dell'inculturazione è quello della liturgia: peraltro proprio in questo campo si sono registrati errori ed abusi che hanno rischiato non di inculturare ma di inquinare e corrompere la corretta celebrazione della liturgia ecclesiale: deviazioni corrette tempestivamente da interventi decisi del magistero pontificio.

Boni G. (2009). Il Codex Iuris Canonici e le culture. PARTE PRIMA: Il diritto canonico di fronte all'inculturazione: dalla teoria alla prassi in una prospettiva evolutiva. IL DIRITTO ECCLESIASTICO, CXX(1-2), 135-182 [10.1400/145030].

Il Codex Iuris Canonici e le culture. PARTE PRIMA: Il diritto canonico di fronte all'inculturazione: dalla teoria alla prassi in una prospettiva evolutiva

BONI, GERALDINA
2009

Abstract

Il saggio aggiorna e completa un lavoro precedentemente pubblicato relativo ad un un tema, quello dell'inculturazione, assai poco trattato dalla scienza giuridica canonistica. Si analizza anzitutto il problema dell'apertura in generale della Chiesa alle culture dal punto di vista teorico, specie delle sue radici teologiche. Si focalizzano poi le ripercussioni ed i riflessi di tale apertura nelle disposizioni del Codice vigente per la Chiesa cattolica latina del 1983, il quale, pur ponendosi quale frutto ed espressione prevalente della cultura europea occidentale, è tuttavia destinato ad un'applicazione potenzialmente universale: dunque i suoi disposti dovranno essere osservati anche da comunità cristiane che non hanno condiviso quella storia europea, antica e recente, di cui la codificazione reca evidenti tracce. Diverse sono, però, come si constata, le fonti del diritto canonico particolare che permettono, grazie ai molteplici spazi ad esse dischiusi dal Codex Iuris Canonici, alle culture diverse da quella dominante di penetrare all'interno dello "ius Ecclesiae", plasmandolo ed adattandolo. Ci si addentra quindi nell'indagine di alcuni settori normativi in cui l'esigenza di inculturazione è più urgente e pressante. In questa prima parte del contributo ci si concentra sulle disposizioni che disciplinano l'organizzazione ecclesiastica e le strutture in cui si articola la "societas Ecclesiae". Si passa poi a scandagliare il diritto missionario: da una forzata eccessiva "occidentalizzazione" e "latinizzazione" operata nei cosiddetti "territori di missione" si è passati, dopo le preziose acquisizioni del Concilio Vaticano II, ad un'opera missionaria che non solo rispetta, ma valorizza le culture nei neoconvertiti al cattolicesimo. Un altro settore in cui si è colta come urgente l'esigenza dell'inculturazione è quello della liturgia: peraltro proprio in questo campo si sono registrati errori ed abusi che hanno rischiato non di inculturare ma di inquinare e corrompere la corretta celebrazione della liturgia ecclesiale: deviazioni corrette tempestivamente da interventi decisi del magistero pontificio.
2009
Boni G. (2009). Il Codex Iuris Canonici e le culture. PARTE PRIMA: Il diritto canonico di fronte all'inculturazione: dalla teoria alla prassi in una prospettiva evolutiva. IL DIRITTO ECCLESIASTICO, CXX(1-2), 135-182 [10.1400/145030].
Boni G.
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