Indroduzione e obiettivo. Negli ultimi anni è stato registrato un notevole sviluppo di strumenti per la misurazione della qualità di vita relativa alla salute (HRQoL) in età evolutiva. Alcuni di questi sono disponibili anche in forma di intervista per poter essere utilizzati con bambini che non sono in grado di leggere e scrivere (Ravens-Sieberer et al., 2006). Misurare in modo valido e attendibile la HRQoL in età evolutiva resta tuttavia un compito complesso, anche in relazione al livello di sviluppo cognitivo dei bambini in età scolare e prescolare (Matza, 2004). Fino ad oggi, poche ricerche hanno indagato il ruolo di processi cognitivi sulla capacità dei bambini di comprendere e rispondere a domande sulla loro HRQoL. Gli studi sulla comprensione del testo indicano che la conoscenza del vocabolario recettivo (Joshi et al., 1998; Levorato et al., 2009) è un predittore fondamentale della comprensione dell’informazione presentata in forma orale. Inoltre, tra i processi di base, anche la memoria di lavoro riveste un ruolo significativo e indipendente dalle abilità verbali (Florit et al., 2009). Possiamo quindi ipotizzare che sia il vocabolario recettivo che l’efficienza dei processi di memoria di lavoro possano giocare un ruolo cruciale nel determinare se un bambino tra i 6 e gli 8 anni di età è in grado di comprendere le domande di un questionario HRQoL proposto in forma di intervista, e quindi di riportare informazioni valide sulla percezione della sua salute. Metodo. Hanno partecipato allo studio 76 bambini di 1a, 2a e 3a elementare (età media = 86 mesi; DS=11.47) , ai quali è stata somministrata individualmente un’intervista strutturata. Ai bambini è stato chiesto di rispondere oralmente a 5 item tratti dal profilo dell’EQ–5D–Y (Scalone et al., submitted), uno strumento specifico per la misura dell’HRQoL in età pediatrica. Successivamente, per indagare la comprensione del contenuto degli item è stato chiesto ai bambini di spiegare il perché delle proprie risposte. Le spiegazioni fornite sono state codificate in modo indipendente da due ricercatori e classificate come “pertinenti” o “inattese” rispetto all’ambito di salute indagato nell’item. Il vocabolario recettivo è stato misurato con il Peabody Picture Vocabulary Test, e la memoria di lavoro con la versione italiana del Listening Span Test di Daneman e Carpenter (De Beni e Palladino, 2005). Risultati. Per verificare gli effetti dei processi cognitivi sulla comprensione degli item abbiamo applicato un’analisi di regressione moderata, inserendo come predittori l’età cronologica, la comprensione del vocabolario, e lo span di memoria di lavoro, e come variabile dipendente il numero di risposte inattese. I risultati mostrano che le risposte inattese diminuiscono al crescere dell’età, come prevedibile. Emergono inoltre un’interazione significativa tra vocabolario ed età, e una marginalmente significativa tra memoria ed età. Ciò indica che il vocabolario e la memoria incidono sulla comprensione del questionario HRQoL in modo diverso a seconda dell’età. L’analisi delle simple slopes mostra infatti che l’effetto del vocabolario è marginalmente significativo solo a 6 anni, ma non a 7 e 8 anni, mentre l’effetto della memoria di lavoro diventa marginalmente significativo dai 7 e fortemente significativo a 8 anni. Conclusioni. I risultati confermano che i processi cognitivi di base incidono sulla capacità dei bambini di comprendere le domande di uno strumento per misurare la HRQoL, e quindi, indirettamente, sulla validità delle misure raccolte. Il fatto che le difficoltà riscontrate dipendano da processi diversi, a seconda dell’età, ha importanti implicazioni per la progettazione e l’uso di tali strumenti in età evolutiva. Se un bambino mostra difficoltà di comprensione e risposta agli item a 6 anni, probabilmente è perché non possiede ancora un vocabolario sufficientemente ampio. Appare quindi importante utilizzare item formulati con parole semplici, e accertarsi che i ba...

La comprensione di domande sulla qualità di vita in bambini di 6-8 anni: effetti del vocabolario recettivo e della memoria di lavoro / Cialdini G.; Mariani B.; Tomasetto C.. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 296-297. (Intervento presentato al convegno XXIII Congresso Nazionale AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione tenutosi a Bressanone nel 26-28 Settembre 2010).

La comprensione di domande sulla qualità di vita in bambini di 6-8 anni: effetti del vocabolario recettivo e della memoria di lavoro

TOMASETTO, CARLO
2010

Abstract

Indroduzione e obiettivo. Negli ultimi anni è stato registrato un notevole sviluppo di strumenti per la misurazione della qualità di vita relativa alla salute (HRQoL) in età evolutiva. Alcuni di questi sono disponibili anche in forma di intervista per poter essere utilizzati con bambini che non sono in grado di leggere e scrivere (Ravens-Sieberer et al., 2006). Misurare in modo valido e attendibile la HRQoL in età evolutiva resta tuttavia un compito complesso, anche in relazione al livello di sviluppo cognitivo dei bambini in età scolare e prescolare (Matza, 2004). Fino ad oggi, poche ricerche hanno indagato il ruolo di processi cognitivi sulla capacità dei bambini di comprendere e rispondere a domande sulla loro HRQoL. Gli studi sulla comprensione del testo indicano che la conoscenza del vocabolario recettivo (Joshi et al., 1998; Levorato et al., 2009) è un predittore fondamentale della comprensione dell’informazione presentata in forma orale. Inoltre, tra i processi di base, anche la memoria di lavoro riveste un ruolo significativo e indipendente dalle abilità verbali (Florit et al., 2009). Possiamo quindi ipotizzare che sia il vocabolario recettivo che l’efficienza dei processi di memoria di lavoro possano giocare un ruolo cruciale nel determinare se un bambino tra i 6 e gli 8 anni di età è in grado di comprendere le domande di un questionario HRQoL proposto in forma di intervista, e quindi di riportare informazioni valide sulla percezione della sua salute. Metodo. Hanno partecipato allo studio 76 bambini di 1a, 2a e 3a elementare (età media = 86 mesi; DS=11.47) , ai quali è stata somministrata individualmente un’intervista strutturata. Ai bambini è stato chiesto di rispondere oralmente a 5 item tratti dal profilo dell’EQ–5D–Y (Scalone et al., submitted), uno strumento specifico per la misura dell’HRQoL in età pediatrica. Successivamente, per indagare la comprensione del contenuto degli item è stato chiesto ai bambini di spiegare il perché delle proprie risposte. Le spiegazioni fornite sono state codificate in modo indipendente da due ricercatori e classificate come “pertinenti” o “inattese” rispetto all’ambito di salute indagato nell’item. Il vocabolario recettivo è stato misurato con il Peabody Picture Vocabulary Test, e la memoria di lavoro con la versione italiana del Listening Span Test di Daneman e Carpenter (De Beni e Palladino, 2005). Risultati. Per verificare gli effetti dei processi cognitivi sulla comprensione degli item abbiamo applicato un’analisi di regressione moderata, inserendo come predittori l’età cronologica, la comprensione del vocabolario, e lo span di memoria di lavoro, e come variabile dipendente il numero di risposte inattese. I risultati mostrano che le risposte inattese diminuiscono al crescere dell’età, come prevedibile. Emergono inoltre un’interazione significativa tra vocabolario ed età, e una marginalmente significativa tra memoria ed età. Ciò indica che il vocabolario e la memoria incidono sulla comprensione del questionario HRQoL in modo diverso a seconda dell’età. L’analisi delle simple slopes mostra infatti che l’effetto del vocabolario è marginalmente significativo solo a 6 anni, ma non a 7 e 8 anni, mentre l’effetto della memoria di lavoro diventa marginalmente significativo dai 7 e fortemente significativo a 8 anni. Conclusioni. I risultati confermano che i processi cognitivi di base incidono sulla capacità dei bambini di comprendere le domande di uno strumento per misurare la HRQoL, e quindi, indirettamente, sulla validità delle misure raccolte. Il fatto che le difficoltà riscontrate dipendano da processi diversi, a seconda dell’età, ha importanti implicazioni per la progettazione e l’uso di tali strumenti in età evolutiva. Se un bambino mostra difficoltà di comprensione e risposta agli item a 6 anni, probabilmente è perché non possiede ancora un vocabolario sufficientemente ampio. Appare quindi importante utilizzare item formulati con parole semplici, e accertarsi che i ba...
2010
Sintesi dei Contributi del XXIII Congresso Nazionale AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione
296
297
La comprensione di domande sulla qualità di vita in bambini di 6-8 anni: effetti del vocabolario recettivo e della memoria di lavoro / Cialdini G.; Mariani B.; Tomasetto C.. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 296-297. (Intervento presentato al convegno XXIII Congresso Nazionale AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione tenutosi a Bressanone nel 26-28 Settembre 2010).
Cialdini G.; Mariani B.; Tomasetto C.
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