In un tempo di crisi molteplici e interconnesse, la città e i suoi spazi sono il campo in cui si misurano diverse posizioni e linguaggi, che riflettono la complessità e colgono condizioni radicalmente cambiate nel definirsi delle questioni urbane e territoriali. Tra le “parole nuove” che meglio interpretano questa tendenza, “innovazione sociale” racchiude con maggiore ampiezza significati, orientamenti, prospettive che sottintendono in qualche misura una presa di distanza o una volontà di cambiamento rispetto a pratiche tradizionalmente patrimonio dell’urbanistica. La comprensione delle reciproche influenze fra il “concetto-ombrello” di innovazione sociale e gli strumenti e le pratiche propri dell’urbanistica rappresenta l’orizzonte di questo lavoro, che trae le premesse sia dal confronto con le più recenti riflessioni maturate nel campo degli studi urbani, che dall’esperienza didattica e di ricerca delle autrici. La città di Bologna rappresenta in questo contesto un terreno comune di riflessione e sperimentazione sulla reciproca distanza tra il concetto ampio di innovazione sociale e la pratica dell’urbanistica. È attraverso le esperienze condotte sul campo che le autrici tentano di definire la portata operativa dell’innovazione sociale rispetto alla pianificazione urbanistica, e un possibile contributo per fronteggiare le crisi che stiamo attraversando, provare a trasformare la disciplina urbanistica e immaginare nuove figure professionali all’opera nelle città.
Orioli, V. (2023). Praticare l'urbanistica. Traiettorie tra innovazione sociale e pianificazione. Milano : Franco Angeli.
Praticare l'urbanistica. Traiettorie tra innovazione sociale e pianificazione
Orioli V.
;Massari M.
2023
Abstract
In un tempo di crisi molteplici e interconnesse, la città e i suoi spazi sono il campo in cui si misurano diverse posizioni e linguaggi, che riflettono la complessità e colgono condizioni radicalmente cambiate nel definirsi delle questioni urbane e territoriali. Tra le “parole nuove” che meglio interpretano questa tendenza, “innovazione sociale” racchiude con maggiore ampiezza significati, orientamenti, prospettive che sottintendono in qualche misura una presa di distanza o una volontà di cambiamento rispetto a pratiche tradizionalmente patrimonio dell’urbanistica. La comprensione delle reciproche influenze fra il “concetto-ombrello” di innovazione sociale e gli strumenti e le pratiche propri dell’urbanistica rappresenta l’orizzonte di questo lavoro, che trae le premesse sia dal confronto con le più recenti riflessioni maturate nel campo degli studi urbani, che dall’esperienza didattica e di ricerca delle autrici. La città di Bologna rappresenta in questo contesto un terreno comune di riflessione e sperimentazione sulla reciproca distanza tra il concetto ampio di innovazione sociale e la pratica dell’urbanistica. È attraverso le esperienze condotte sul campo che le autrici tentano di definire la portata operativa dell’innovazione sociale rispetto alla pianificazione urbanistica, e un possibile contributo per fronteggiare le crisi che stiamo attraversando, provare a trasformare la disciplina urbanistica e immaginare nuove figure professionali all’opera nelle città.File | Dimensione | Formato | |
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