Centaurium erythraea Rafn. (sin. Erythraea centaurium Pers.; Gentianaceae), nota anche come centaurea minore, è una pianta officinale annuale o biennale, originaria dell’Europa e dell’Africa settentrionale, che cresce spontanea in tutta Italia. Ha proprietà amaricanti, aperitive, digestive, febbrifughe, depurative ed antinfiammatorie. Per il suo sapore amaro dovuto principalmente alla eritrocentaurina, la centaurea minore viene usata, come pianta intera, nelle industrie di liquori e bevande digestive. Non è una pianta facilmente coltivabile e, per questo motivo, si utilizza esclusivamente quella che cresce allo stato spontaneo, la raccolta avviene in luglio ad inizio fioritura. Per meglio approfondire alcuni aspetti agronomico-colturali della centaurea minore, sono stati allestiti dei campi sperimentali presso un Centro di Ricerca Agronomico del Trentino utilizzando seme. Nel mese di luglio del 2008 in uno di questi impianti è stata osservata una sintomatologia associabile alla presenza di fitoplasmi: i primi sintomi sono comparsi già nel mese di maggio e la problematica è stata riscontrata sempre maggiore frequenza nei mesi successivi, soprattutto durante la fioritura. In alcuni casi, durante la fase vegetativa si sono osservati ingiallimenti fogliari e riduzione di crescita; mentre al momento della fioritura erano visibili virescenza e fillodia, associati a parziale o completo rosettamento e malformazione dei capolini fiorali. Campioni sintomatici ed asintomatici sono stati sottoposti alle analisi di laboratorio per individuare ed identificare i fitoplasmi eventualmente presenti. E’ stata applicata la tecnica PCR utilizzando i primers P1/P7 seguita da ‘nested’ PCR con i primers F1/B6 e 16SF2/R2 (Duduk et al., 2004). Le analisi RFLP eseguite con l’impiego degli enzimi di restrizione TruI e HhaI hanno confermato la presenza nei soli campioni sintomatici di fitoplasmi appartenenti al sottogruppo ribosomico 16SrI-B (giallume dell’astro), ‘Candidatus Phytoplasma asteris’. Questo della centaurea minore costituisce il primo caso di infezione naturale da fitoplasmi in questa specie. Precedentemente in Lazio nel 2001 era stata segnalata la presenza di fitoplasmi appartenenti al gruppo 16SrVI ‘Candidatus Phytoplasma trifolii’ in Centaurea solstitialis, una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Faggioli et al., 2003). Risalgono al 1995 e 1997, in Tailandia e Giappone rispettivamente, le prime segnalazioni di questi procarioti in specie della famiglia delle Gentianaceae, fra cui Genziana sp., riscontrata infetta da fitoplasmi appartenenti al gruppo 16SrIII-B (Okuda et al., 1997).
N.Contaldo, S.Paltrinieri, A.Bertaccini, M.G.Bellardi (2010). Individuazione del fitoplasma del giallume dell'astro in centaurea erythraea Rafn..
Individuazione del fitoplasma del giallume dell'astro in centaurea erythraea Rafn.
CONTALDO, NICOLETTA;PALTRINIERI, SAMANTA;BERTACCINI, ASSUNTA;BELLARDI, MARIA GRAZIA
2010
Abstract
Centaurium erythraea Rafn. (sin. Erythraea centaurium Pers.; Gentianaceae), nota anche come centaurea minore, è una pianta officinale annuale o biennale, originaria dell’Europa e dell’Africa settentrionale, che cresce spontanea in tutta Italia. Ha proprietà amaricanti, aperitive, digestive, febbrifughe, depurative ed antinfiammatorie. Per il suo sapore amaro dovuto principalmente alla eritrocentaurina, la centaurea minore viene usata, come pianta intera, nelle industrie di liquori e bevande digestive. Non è una pianta facilmente coltivabile e, per questo motivo, si utilizza esclusivamente quella che cresce allo stato spontaneo, la raccolta avviene in luglio ad inizio fioritura. Per meglio approfondire alcuni aspetti agronomico-colturali della centaurea minore, sono stati allestiti dei campi sperimentali presso un Centro di Ricerca Agronomico del Trentino utilizzando seme. Nel mese di luglio del 2008 in uno di questi impianti è stata osservata una sintomatologia associabile alla presenza di fitoplasmi: i primi sintomi sono comparsi già nel mese di maggio e la problematica è stata riscontrata sempre maggiore frequenza nei mesi successivi, soprattutto durante la fioritura. In alcuni casi, durante la fase vegetativa si sono osservati ingiallimenti fogliari e riduzione di crescita; mentre al momento della fioritura erano visibili virescenza e fillodia, associati a parziale o completo rosettamento e malformazione dei capolini fiorali. Campioni sintomatici ed asintomatici sono stati sottoposti alle analisi di laboratorio per individuare ed identificare i fitoplasmi eventualmente presenti. E’ stata applicata la tecnica PCR utilizzando i primers P1/P7 seguita da ‘nested’ PCR con i primers F1/B6 e 16SF2/R2 (Duduk et al., 2004). Le analisi RFLP eseguite con l’impiego degli enzimi di restrizione TruI e HhaI hanno confermato la presenza nei soli campioni sintomatici di fitoplasmi appartenenti al sottogruppo ribosomico 16SrI-B (giallume dell’astro), ‘Candidatus Phytoplasma asteris’. Questo della centaurea minore costituisce il primo caso di infezione naturale da fitoplasmi in questa specie. Precedentemente in Lazio nel 2001 era stata segnalata la presenza di fitoplasmi appartenenti al gruppo 16SrVI ‘Candidatus Phytoplasma trifolii’ in Centaurea solstitialis, una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Faggioli et al., 2003). Risalgono al 1995 e 1997, in Tailandia e Giappone rispettivamente, le prime segnalazioni di questi procarioti in specie della famiglia delle Gentianaceae, fra cui Genziana sp., riscontrata infetta da fitoplasmi appartenenti al gruppo 16SrIII-B (Okuda et al., 1997).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.