Nell’articolo si propone una riflessione sullo scarso riconoscimento pubblico nel nostro Paese delle capacità, dell’intellettualità e del valore del genere femminile, sia per quanto riguarda l’ambito privato che il mondo del lavoro. In particolare l’attenzione si sofferma sul modello culturale piuttosto retrogrado veicolato dalla televisione italiana (avvallato dal comportamento e dalle esternazioni sulle donne del premier Silvio Berlusconi), che relega le donne ad un ruolo ornamentale, ancillare e subordinato agli uomini, anche nel caso esse occupino una posizione di potere. Nel testo si ripercorrono alcune tappe della storia della televisione e si illustrano i principali dibattiti sorti in Italia in relazione alla rappresentazione delle donne nell’intrattenimento e nell’informazione.
S. Capecchi (2010). Frauenrollen in Medien, Gesellschaft und Politik. DER BÜRGER IM STAAT, 2, 212-219.
Frauenrollen in Medien, Gesellschaft und Politik
CAPECCHI, SAVERIA
2010
Abstract
Nell’articolo si propone una riflessione sullo scarso riconoscimento pubblico nel nostro Paese delle capacità, dell’intellettualità e del valore del genere femminile, sia per quanto riguarda l’ambito privato che il mondo del lavoro. In particolare l’attenzione si sofferma sul modello culturale piuttosto retrogrado veicolato dalla televisione italiana (avvallato dal comportamento e dalle esternazioni sulle donne del premier Silvio Berlusconi), che relega le donne ad un ruolo ornamentale, ancillare e subordinato agli uomini, anche nel caso esse occupino una posizione di potere. Nel testo si ripercorrono alcune tappe della storia della televisione e si illustrano i principali dibattiti sorti in Italia in relazione alla rappresentazione delle donne nell’intrattenimento e nell’informazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.