Il presente contributo intende riflettere criticamente sulle politiche europee di asilo a partire da un'analisi dell'approccio emergenziale che ha caratterizzato l'impegno del governo italiano in questo settore nell'ultimo decennio. In particolare, analizzando le conseguenze di tale approccio a partire in particolare dalla cosiddetta “emergenza nord-Africa” (ENA), intendo mettere in evidenza gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo il quale sembra produrre tutt’altro rispetto all’auspicato spazio comune di protezione e solidarietà. Questi effetti perversi derivano dal fatto che il Sistema comune non soltanto si propone di garantire che ai richiedenti asilo, “indipendentemente dallo Stato membro in cui è presentata la domanda d’asilo, sia riservato un trattamento di livello equivalente quanto alle condizioni di accoglienza e di pari livello quanto alle disposizioni procedurali e alla determinazione dello status” (Consiglio Europeo 2010, p. 32); ma, soprattutto, aspira a “prevenire o ridurre i movimenti secondari all’interno dell’Unione” (Consiglio Europeo 2010, p. 32), così come è dimostrato dall’incondizionata fedeltà ai principi Dublino – ribaditi ancora una volta nel nuovo regolamento Dublino III (n. 604/2013 del 26 giugno 2013) – che ancorano il richiedente asilo al paese di primo ingresso. Cercherò quindi di evidenziare come la mancanza di programmazione, la costante carenza di posti nel sistema ordinario e il conseguente susseguirsi di azioni di accoglienza intraprese al di fuori di esso, si traducano in una cronicizzazione dell’emergenza (Olivieri 2011) e in un abbassamento generale del livello di accoglienza i cui effetti consistono nella riproduzione della dipendenza dei richiedenti asilo accolti nonché nell’incremento dei movimenti secondari tra stati membri con sempre più richiedenti e addirittura titolari di protezione che preferiscono vivere alla stregua di irregolari in altri paesi europei.

Lorenzo Vianelli (2014). Gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo: alcune riflessioni critiche a partire dall'Emergenza Nord-Africa. AFRICA E MEDITERRANEO, 80, 32-35.

Gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo: alcune riflessioni critiche a partire dall'Emergenza Nord-Africa

Lorenzo Vianelli
Primo
2014

Abstract

Il presente contributo intende riflettere criticamente sulle politiche europee di asilo a partire da un'analisi dell'approccio emergenziale che ha caratterizzato l'impegno del governo italiano in questo settore nell'ultimo decennio. In particolare, analizzando le conseguenze di tale approccio a partire in particolare dalla cosiddetta “emergenza nord-Africa” (ENA), intendo mettere in evidenza gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo il quale sembra produrre tutt’altro rispetto all’auspicato spazio comune di protezione e solidarietà. Questi effetti perversi derivano dal fatto che il Sistema comune non soltanto si propone di garantire che ai richiedenti asilo, “indipendentemente dallo Stato membro in cui è presentata la domanda d’asilo, sia riservato un trattamento di livello equivalente quanto alle condizioni di accoglienza e di pari livello quanto alle disposizioni procedurali e alla determinazione dello status” (Consiglio Europeo 2010, p. 32); ma, soprattutto, aspira a “prevenire o ridurre i movimenti secondari all’interno dell’Unione” (Consiglio Europeo 2010, p. 32), così come è dimostrato dall’incondizionata fedeltà ai principi Dublino – ribaditi ancora una volta nel nuovo regolamento Dublino III (n. 604/2013 del 26 giugno 2013) – che ancorano il richiedente asilo al paese di primo ingresso. Cercherò quindi di evidenziare come la mancanza di programmazione, la costante carenza di posti nel sistema ordinario e il conseguente susseguirsi di azioni di accoglienza intraprese al di fuori di esso, si traducano in una cronicizzazione dell’emergenza (Olivieri 2011) e in un abbassamento generale del livello di accoglienza i cui effetti consistono nella riproduzione della dipendenza dei richiedenti asilo accolti nonché nell’incremento dei movimenti secondari tra stati membri con sempre più richiedenti e addirittura titolari di protezione che preferiscono vivere alla stregua di irregolari in altri paesi europei.
2014
Lorenzo Vianelli (2014). Gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo: alcune riflessioni critiche a partire dall'Emergenza Nord-Africa. AFRICA E MEDITERRANEO, 80, 32-35.
Lorenzo Vianelli
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/911699
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact