The contribution presents an examination of programs of enhancement and regeneration of the historical urban landscape, realized through the design of architectural surfaces, aiming at modifying in a sensitive way the perception of the communities, realizing new meanings or revealing latent ones. These interventions could born spontaneously, or on commission (as the well-known work of the street artist Blu in Bologna, born and removed by the initiative of the author himself; or the work of Hitnes, realized in Rome on behalf of the University "La Sapienza"); whether they could be permanent or ephemeral (an example could be the interventions in Salerno during the festival Muri d’Autore, or all those initiatives that involve light design for the enhancement of heritage, as in Lyon with the festival of lights Fête des Lumières - or in Rome, referring to the lighting experience of the Fori Imperiali during the Archeoshow of last summer), all these interventions are linked each other through a common objective, which is to favor the process of re-appropriation of the cultural heritage by the community that lives it, as stated by Faro Convention (2005). In the face of this analysis, the contribution questions from the technical point of view on the appropriateness of implementing strategies of a permanent or temporary nature, reflecting on their respective consequences and the limits of their scope.

Il mutamento dei paradigmi interpretativi del paesaggio costruito ha ormai completamente scalzato un approccio semplicistico della pianificazione, tutto orientato verso la città, intesa come aggregato di elementi diversamente organizzati, per lasciare spazio ad una sua lettura come summa di relazioni e significati stratificati. Nella relazione tra paesaggio e modello sociale - e loro interrelazioni -, in particolare, si individua tanto l’origine di precisi valori culturali da tutelare, quanto l’opportunità di sviluppare momenti di riflessione condivisi nell’alveo del processo di tutela- fruizione-valorizzazione. Sul piano normativo, nel dibattito nazionale ed internazionale, si è giunti a definizioni di principio, ma ancora mancano quelle relative a strategie e metodologie operative di intervento, che vanno perciò precisandosi empiricamente, prorogando il tempo della reinterpretazione di ruoli e mansioni di istituzioni e professionisti coinvolti. Il contributo presenta una disamina di interventi di rigenerazione e valorizzazione in cui si è intervenuti in via preferenziale sulle superfici architettoniche, per modificarne in maniera sensibile la percezione nella comunità. Siano essi nati in maniera spontanea, o su commissione (come il noto intervento dello street artist Blu a Bologna, nato e rimosso per iniziativa dello stesso autore, o il lavoro di Hitnes realizzato a Roma su incarico dell’Università “La Sapienza”); siano essi di natura permanente o effimera (esempio emblematico sono, sempre a Bologna, gli interventi annualmente - ed appositamente - programmati in occasione del Cheap festival, o, tutte quelle iniziative che prevedono il ricorso al light design per la valorizzazione del patrimonio, come accade a Lione con il festival delle luci Fête des Lumières - autunno 2017 -, ma anche in Italia, con riferimento all’esperienza romana di illuminazione del Foro Augusto Archeoshow - estate 2017-), gli interventi presentati sono accomunati dallo scopo di favorire il processo di riappropriazione dell’eredità culturale da parte della comunità che la vive, obiettivo primo della Convenzione di Faro (2005). La ricostruzione della genesi di differenti esperienze permette di metterne a fuoco il rapporto con i valori culturali storicizzati e, laddove sorgano, l’apporto di nuovi, ovvero la coerenza con quanto definito “salvaguardia” e “gestione del paesaggio” nella Convenzione europea del paesaggio (Firenze, 2000). L’analisi empirica delle suddette esperienze consente inoltre di tentare una prima ri-definizione di competenze e ruolo di istituzioni e professionisti coinvolti; nonché, infine, di identificare modalità e tecniche di esecuzione più idonee al fine di garantire la tutela e la conservazione del patrimonio architettonico, se non, addirittura, dei medesimi interventi, quando perfettamente integrati a quell’eredità-patrimonio culturale da preservare ed arricchire.

Leila Signorelli, E.P. (2018). VALORIZZARE ATTRAVERSO LA SUPERFICIE TRA CREATIVITÀ E CONSERVAZIONE. Venezia : Arcadia ricerche.

VALORIZZARE ATTRAVERSO LA SUPERFICIE TRA CREATIVITÀ E CONSERVAZIONE

Leila Signorelli;Elena Pozzi;Silvia Massari
2018

Abstract

The contribution presents an examination of programs of enhancement and regeneration of the historical urban landscape, realized through the design of architectural surfaces, aiming at modifying in a sensitive way the perception of the communities, realizing new meanings or revealing latent ones. These interventions could born spontaneously, or on commission (as the well-known work of the street artist Blu in Bologna, born and removed by the initiative of the author himself; or the work of Hitnes, realized in Rome on behalf of the University "La Sapienza"); whether they could be permanent or ephemeral (an example could be the interventions in Salerno during the festival Muri d’Autore, or all those initiatives that involve light design for the enhancement of heritage, as in Lyon with the festival of lights Fête des Lumières - or in Rome, referring to the lighting experience of the Fori Imperiali during the Archeoshow of last summer), all these interventions are linked each other through a common objective, which is to favor the process of re-appropriation of the cultural heritage by the community that lives it, as stated by Faro Convention (2005). In the face of this analysis, the contribution questions from the technical point of view on the appropriateness of implementing strategies of a permanent or temporary nature, reflecting on their respective consequences and the limits of their scope.
2018
INTERVENIRE SULLE SUPERFICI DELL’ARCHITETTURA TRA BILANCI E PROSPETTIVE
783
793
Leila Signorelli, E.P. (2018). VALORIZZARE ATTRAVERSO LA SUPERFICIE TRA CREATIVITÀ E CONSERVAZIONE. Venezia : Arcadia ricerche.
Leila Signorelli, Elena Pozzi, Silvia Massari
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