L’articolo mira a contestualizzare l’insediamento domenicano di Bologna, sorto nel 1218, cogliendone il decisivo ruolo propulsore per l’irradiazione dell’Ordine nell’Italia settentrionale. La comunità felsinea, formatasi per impegno sinergico di Domenico di Caleruega e della curia pontificia, ha trovato nello Studium locale un privilegiato bacino di reclutamento, dato che sollecita una riflessione sui paralleli interventi di Onorio III verso l’Alma mater. L’individuazione, dl lì a breve, delle scuole di diritto bolognesi quali centro di studio e commento delle norme antiereticali promulgate da Federico II – su input papale – all’atto dell’incoronazione (1220) suggerisce una lettura in senso retrospettivo delle precedenti iniziative della Chiesa romana, permettendo di individuare nella legazione politica del cardinale Ugo d’Ostia nelle città di Lombardia (1221) l’esito finale e “applicativo” di una più complessiva azione tesa, con il sostegno dei frati, a combattere in particolare una specifica declinazione di eresia, quella associata all’effrazione della libertas ecclesiastica.
Frati Predicatori, Università, Papato. L’insediamento domenicano di Bologna e la diffusione dell’Ordine in Lombardia / R. Parmeggiani. - In: RIFORMA E MOVIMENTI RELIGIOSI. - ISSN 2532-5000. - STAMPA. - 12:(2022), pp. 17-43.
Frati Predicatori, Università, Papato. L’insediamento domenicano di Bologna e la diffusione dell’Ordine in Lombardia
R. Parmeggiani
2022
Abstract
L’articolo mira a contestualizzare l’insediamento domenicano di Bologna, sorto nel 1218, cogliendone il decisivo ruolo propulsore per l’irradiazione dell’Ordine nell’Italia settentrionale. La comunità felsinea, formatasi per impegno sinergico di Domenico di Caleruega e della curia pontificia, ha trovato nello Studium locale un privilegiato bacino di reclutamento, dato che sollecita una riflessione sui paralleli interventi di Onorio III verso l’Alma mater. L’individuazione, dl lì a breve, delle scuole di diritto bolognesi quali centro di studio e commento delle norme antiereticali promulgate da Federico II – su input papale – all’atto dell’incoronazione (1220) suggerisce una lettura in senso retrospettivo delle precedenti iniziative della Chiesa romana, permettendo di individuare nella legazione politica del cardinale Ugo d’Ostia nelle città di Lombardia (1221) l’esito finale e “applicativo” di una più complessiva azione tesa, con il sostegno dei frati, a combattere in particolare una specifica declinazione di eresia, quella associata all’effrazione della libertas ecclesiastica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.