Riecheggiando un celebre detto di Alfred Loisy, si può affermare che «Jésus annonçait le Royaume et ce sont les communautés qui sont venues»: Gesù annunciò il regno e vennero le comunità. “Comunità” sono normalmente definiti dalla ricerca storica e storico-sociale contemporanea sulle origini cristiane sia i gruppi di credenti in Cristo riunitisi in Giudea e in Galilea immediatamente dopo la Pasqua, sia quelli frequentati se non personalmente fondati da Paolo nelle città dell’impero romano. Eppure molte sono le problematiche legate all’uso normativo di questa nozione in ambito storiografico e in tema di origini cristiane. Seguendo tre distinte piste di ricerca, in questo contributo si analizzeranno alcune tra le inflessioni concettuali più “convenzionali” del termine, per far emergere le non trascurabili criticità ideologiche connesse alle modalità del suo utilizzo corrente.
E. Urciuoli (2013). La comunità ubiqua. Considerazioni sull’onnipresenza comunitaria nella storia del cristianesimo antico. STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI, 79(2), 557-583.
La comunità ubiqua. Considerazioni sull’onnipresenza comunitaria nella storia del cristianesimo antico.
E. Urciuoli
2013
Abstract
Riecheggiando un celebre detto di Alfred Loisy, si può affermare che «Jésus annonçait le Royaume et ce sont les communautés qui sont venues»: Gesù annunciò il regno e vennero le comunità. “Comunità” sono normalmente definiti dalla ricerca storica e storico-sociale contemporanea sulle origini cristiane sia i gruppi di credenti in Cristo riunitisi in Giudea e in Galilea immediatamente dopo la Pasqua, sia quelli frequentati se non personalmente fondati da Paolo nelle città dell’impero romano. Eppure molte sono le problematiche legate all’uso normativo di questa nozione in ambito storiografico e in tema di origini cristiane. Seguendo tre distinte piste di ricerca, in questo contributo si analizzeranno alcune tra le inflessioni concettuali più “convenzionali” del termine, per far emergere le non trascurabili criticità ideologiche connesse alle modalità del suo utilizzo corrente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.