Heterotopia and Heterochrony

The essay investigates certain aspects of contemporary fashion through the “Tenet effect”, that is, researching the dynamics of style that are based on the reinterpretation and rewriting of elements of the past, as well as on their updating. The title of the contribution recalls the work of one of the French “nouveaux philosophes”, Michel Foucault, while the “Tenet effect” derives from cinema, precisely from Tenet by Cristopher Nolan, released in 2020. The reference figure of the interpretation proposed in the essay it is that of Riccardo Tisci, in his long phase of collaboration at Givenchy’s; at the helm of the famous French fashion house, the designer puts into practice his techniques of estrangement and reworking of history and the museum, at the same time proving his extraordinary abilities in the genetic tampering of the expressive codes of fashion. The contribution analyzes the men’s and women’s collections in which Tisci has been able to demonstrate that he is a worthy representative of the quotationism typical of his generation of born “around 1970”, in parallel with the visions of Alexander McQueen or Nicolas Ghesquière.

Il saggio indaga certi aspetti della moda contemporanea attraverso l’“effetto Tenet”, ovvero ricercando le dinamiche di stile basate sulla rivisitazione e sulla riscrittura di elementi del passato, nonché sulla loro riattualizzazione. Il titolo del contributo richiama il lavoro di uno dei “nouveaux philosophes” d’Oltralpe, Michel Foucault, mentre l’“effetto Tenet” deriva dal cinema, precisamente da Tenet di Cristopher Nolan, uscito nel 2020. La figura di riferimento della chiave di lettura proposta nel saggio è quella di Riccardo Tisci, nella sua lunga fase di collaborazione per Givenchy; alla guida della celebre maison francese lo stilista mette in pratica le sue tecniche di straniamento e di rielaborazione della storia e del museo, comprovando allo stesso tempo le sue straordinarie abilità nella manomissione genetica dei codici espressivi della moda. Il contributo analizza le collezioni maschili e femminili in cui Tisci ha saputo dimostrare di essere degno rappresentante del citazionismo tipico della sua gener- azione di nato “attorno al 1970”, in parallelo alle visioni di Alexander McQueen o Nicolas Ghesquière.