Secondo quanto stabilito dalla critica a partire dagli studi di Toynbee, le conoscenze astronomiche del giovane Dante deriverebbero dal Liber de aggregationibus di Alfragano. Tale communis opinio è vera solo in parte perché, già negli anni della stesura della Vita nova, la competenza in materia astrale del poeta si rivelerebbe essere assai più stratificata e non limitata ai solo testi di settore. L’analisi dettagliata degli unici tre passi astronomico astrologici del libello (Vn 1, 2, Vn 19, 4 e 19, 5) ci fornisce informazioni preziose su quali modelli scientifici influirono sulla formazione intellettuale dell’autore prima dell’esilio. Particolarmente influente sembra essere stato l’apporto di Brunetto Latini e della tradizione di testi astronomici legati alla filosofia naturale di matrice aristotelica. L’analisi lessicale del termine «girazione» e della locuzione «cielo stellato» in Vn 1, 2, e la divisione di un cosmo tolemaico ripartito in nove mobili proposta in Vn 19, 5 offrono elementi importanti per la ricostruzione di quella astronomia cristiana che caratterizza la produzione dantesca fin dalle origini.

Chisena Anna Gabriella (2019). L’astronomia di Dante prima dell’esilio: gli anni della Vita Nova. L'ALIGHIERI, 53, 25-52.

L’astronomia di Dante prima dell’esilio: gli anni della Vita Nova

Chisena Anna Gabriella
Primo
2019

Abstract

Secondo quanto stabilito dalla critica a partire dagli studi di Toynbee, le conoscenze astronomiche del giovane Dante deriverebbero dal Liber de aggregationibus di Alfragano. Tale communis opinio è vera solo in parte perché, già negli anni della stesura della Vita nova, la competenza in materia astrale del poeta si rivelerebbe essere assai più stratificata e non limitata ai solo testi di settore. L’analisi dettagliata degli unici tre passi astronomico astrologici del libello (Vn 1, 2, Vn 19, 4 e 19, 5) ci fornisce informazioni preziose su quali modelli scientifici influirono sulla formazione intellettuale dell’autore prima dell’esilio. Particolarmente influente sembra essere stato l’apporto di Brunetto Latini e della tradizione di testi astronomici legati alla filosofia naturale di matrice aristotelica. L’analisi lessicale del termine «girazione» e della locuzione «cielo stellato» in Vn 1, 2, e la divisione di un cosmo tolemaico ripartito in nove mobili proposta in Vn 19, 5 offrono elementi importanti per la ricostruzione di quella astronomia cristiana che caratterizza la produzione dantesca fin dalle origini.
2019
Chisena Anna Gabriella (2019). L’astronomia di Dante prima dell’esilio: gli anni della Vita Nova. L'ALIGHIERI, 53, 25-52.
Chisena Anna Gabriella
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/909822
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