Nel luglio del 1846 debutta al Théâtre de l’Opéra di Parigi una giovane ballerina italiana proveniente dal Teatro alla Scala di Milano, Sofia Fuoco. La stampa specializzata di quella che allora è la più influente capitale della danza in Europa ne apprezza la tecnica vigorosa e la vivacità di esecuzione, ma anche una spiccata amabilità, tratti che si manterranno costanti nel percorso professionale che saprà costruire, tra altre prestigiose piazze europee, prime fra tutte Londra e Madrid, e circuiti di provincia meno rinomati, ma densi di acclamate rappresentazioni. Pur non arrivando a splendere nel firmamento delle più luminose stelle dell’epoca, la Fuoco sarà un’artista ammirata non solo per le capacità tecnico-interpretative, ma pure per una spiccata generosità, come raccontano gli scritti coevi di diversa natura che, sommandosi uno all’altro, vanno a comporre un suo sfaccettato ritratto. Attraverso la lente privilegiata della ‘microstoria’ di Sofia Fuoco, questo saggio intende puntare l’attenzione sugli scritti multiculturali – e sugli sguardi che di quegli scritti sono nutrimento - messi in campo dal discorso critico, encomiastico e biografico dell’epoca, per indagare le modalità di costruzione dell’identità artistica di una ballerina italiana, ma dallo stile spesso etichettato come ‘francese’, attiva in Europa intorno alla metà dell’Ottocento, tra palcoscenici di primo piano e piazze di provincia. Gli studi teatrologici attenti all’ambito del balletto ottocentesco, pur essendosi considerevolmente consolidati nel corso degli ultimi tre decenni e avendo espanso il proprio terreno di indagine, mettendo in campo strumenti metodologici raffinati, hanno infatti dedicato una marginale attenzione a questa artista, la cui figura e il cui ruolo sembrano invece del tutto adatte a mettere in luce un tassello di un’epoca evidentemente complessa dal punto di vista delle pratiche e delle poetiche coreiche.

Elena Cervellati (2022). Raccontare una ballerina dell'Ottocento: alcuni discorsi intorno a Sofia Fuoco (1830-1916). DRAMMATURGIA, XIX(9), 105-121 [10.36253/dramma-14133].

Raccontare una ballerina dell'Ottocento: alcuni discorsi intorno a Sofia Fuoco (1830-1916)

Elena Cervellati
2022

Abstract

Nel luglio del 1846 debutta al Théâtre de l’Opéra di Parigi una giovane ballerina italiana proveniente dal Teatro alla Scala di Milano, Sofia Fuoco. La stampa specializzata di quella che allora è la più influente capitale della danza in Europa ne apprezza la tecnica vigorosa e la vivacità di esecuzione, ma anche una spiccata amabilità, tratti che si manterranno costanti nel percorso professionale che saprà costruire, tra altre prestigiose piazze europee, prime fra tutte Londra e Madrid, e circuiti di provincia meno rinomati, ma densi di acclamate rappresentazioni. Pur non arrivando a splendere nel firmamento delle più luminose stelle dell’epoca, la Fuoco sarà un’artista ammirata non solo per le capacità tecnico-interpretative, ma pure per una spiccata generosità, come raccontano gli scritti coevi di diversa natura che, sommandosi uno all’altro, vanno a comporre un suo sfaccettato ritratto. Attraverso la lente privilegiata della ‘microstoria’ di Sofia Fuoco, questo saggio intende puntare l’attenzione sugli scritti multiculturali – e sugli sguardi che di quegli scritti sono nutrimento - messi in campo dal discorso critico, encomiastico e biografico dell’epoca, per indagare le modalità di costruzione dell’identità artistica di una ballerina italiana, ma dallo stile spesso etichettato come ‘francese’, attiva in Europa intorno alla metà dell’Ottocento, tra palcoscenici di primo piano e piazze di provincia. Gli studi teatrologici attenti all’ambito del balletto ottocentesco, pur essendosi considerevolmente consolidati nel corso degli ultimi tre decenni e avendo espanso il proprio terreno di indagine, mettendo in campo strumenti metodologici raffinati, hanno infatti dedicato una marginale attenzione a questa artista, la cui figura e il cui ruolo sembrano invece del tutto adatte a mettere in luce un tassello di un’epoca evidentemente complessa dal punto di vista delle pratiche e delle poetiche coreiche.
2022
Elena Cervellati (2022). Raccontare una ballerina dell'Ottocento: alcuni discorsi intorno a Sofia Fuoco (1830-1916). DRAMMATURGIA, XIX(9), 105-121 [10.36253/dramma-14133].
Elena Cervellati
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/907731
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