Il volume costituisce, a livello internazionale, la prima edizione-traduzione (sia pure non integrale e con testo a fronte) di una delle opere più importanti della letteratura medievale portoghese, il Leale Consigliere, del re-filosofo Dom Duarte (1391-1438). Scritto negli ultimi mesi di vita dell’autore, questo trattato di “virtuosa e morale scienza”, idealmente destinato a fornire alla corte un modello di condotta cristiana, è rimasto, purtroppo, inedito fino al 1843. Più che come manuale di filosofia pratica, però, incentrato su una interessante rilettura del sistema dei vizi e delle virtù, il Leale Consigliere deve la sua fama postuma soprattutto ad alcuni capitoli, come quello che analizza per la prima volta il concetto di “saudade” o quelli in cui, quasi duecento anni prima di Burton, prende corpo un’anatomia della malinconia basata interamente sull’esperienza personale del sovrano, vittima di questo male oscuro. Inoltre, poiché il Leale Consigliere è, in originale, un ponderoso trattato di 103 capitoli - le cui dimensioni, in formato a stampa e a seconda dell'edizione critica, oscillano tra le 375 e le 387 pagine - la curatela di questa sua edizione antologica ha, dunque, implicato non solo la scelta niente affatto banale dell'edizione critica di riferimento, (senza, tuttavia, rinunciare a emendamenti testuali che correggono altresì alcune fisiologiche sviste delle tre edizioni critiche esistenti), ma anche la problematica selezione dei capitoli, di cui l'ampia Introduzione premessa al volume rende debitamente conto.
Roberto Mulinacci (2022). LEALE CONSIGLIERE. Roma : Carocci Editore.
LEALE CONSIGLIERE
Roberto Mulinacci
2022
Abstract
Il volume costituisce, a livello internazionale, la prima edizione-traduzione (sia pure non integrale e con testo a fronte) di una delle opere più importanti della letteratura medievale portoghese, il Leale Consigliere, del re-filosofo Dom Duarte (1391-1438). Scritto negli ultimi mesi di vita dell’autore, questo trattato di “virtuosa e morale scienza”, idealmente destinato a fornire alla corte un modello di condotta cristiana, è rimasto, purtroppo, inedito fino al 1843. Più che come manuale di filosofia pratica, però, incentrato su una interessante rilettura del sistema dei vizi e delle virtù, il Leale Consigliere deve la sua fama postuma soprattutto ad alcuni capitoli, come quello che analizza per la prima volta il concetto di “saudade” o quelli in cui, quasi duecento anni prima di Burton, prende corpo un’anatomia della malinconia basata interamente sull’esperienza personale del sovrano, vittima di questo male oscuro. Inoltre, poiché il Leale Consigliere è, in originale, un ponderoso trattato di 103 capitoli - le cui dimensioni, in formato a stampa e a seconda dell'edizione critica, oscillano tra le 375 e le 387 pagine - la curatela di questa sua edizione antologica ha, dunque, implicato non solo la scelta niente affatto banale dell'edizione critica di riferimento, (senza, tuttavia, rinunciare a emendamenti testuali che correggono altresì alcune fisiologiche sviste delle tre edizioni critiche esistenti), ma anche la problematica selezione dei capitoli, di cui l'ampia Introduzione premessa al volume rende debitamente conto.File | Dimensione | Formato | |
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