Due recenti pronunzie della Suprema Corte hanno reso attuali discussioni che sembravano ormai superate da decenni e rinvigorito l’opinione scientifica sulla costante attualità e necessità di solidi fondamenti concettuali a sostegno delle più disparate necessità operative. La prima riguarda la definizione dell’ammontare dei ricavi, quale requisito dimensionale di esonero dalla fallibilità di cui all’art. 1, lettera b della legge fallimentare; la questione risulta di estrema attualità, dato che influisce sulla possibilità di accedere agli strumenti previsti dalle recenti disposizioni in tema di crisi d’impresa.
Capodaglio G., D.V. (2021). L’applicazione delle norme sulla crisi d’impresa suggerisce l’analisi interdisciplinare: i concetti di “costo” e di “ricavo” secondo la Cassazione. IL CASO, 210921(210921), 1-10.
L’applicazione delle norme sulla crisi d’impresa suggerisce l’analisi interdisciplinare: i concetti di “costo” e di “ricavo” secondo la Cassazione
Fazi A.Secondo
Membro del Collaboration Group
;Tozzi I.
Primo
Membro del Collaboration Group
2021
Abstract
Due recenti pronunzie della Suprema Corte hanno reso attuali discussioni che sembravano ormai superate da decenni e rinvigorito l’opinione scientifica sulla costante attualità e necessità di solidi fondamenti concettuali a sostegno delle più disparate necessità operative. La prima riguarda la definizione dell’ammontare dei ricavi, quale requisito dimensionale di esonero dalla fallibilità di cui all’art. 1, lettera b della legge fallimentare; la questione risulta di estrema attualità, dato che influisce sulla possibilità di accedere agli strumenti previsti dalle recenti disposizioni in tema di crisi d’impresa.File | Dimensione | Formato | |
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