The ZK judgment of the Court of Justice is about the interpretation of the Directive 2003/109, on long-term resident status. As it is well known, long-term resident status is granted to non-European citizens who have resided in a Member State for at least five years without interruption; it is a measure to facilitate the integration of those who have decided to make the European Union their place of residence or, in any case, the centre of their interests. Otherwise, the possibility of losing it is linked to the absence from the territory of the Union – and not of the Member State – for a period of at least twelve months according to Article 9, para. 1, letter c of the Directive. Thanks to the Austrian court’s reference for a preliminary ruling, the Court clarified – with a view to the uniform application of Union law and the respect for legal certainty – whether Member States may lay down additional conditions to prevent the passage of time being interrupted even by a sporadic presence in the EU. After a brief reconstruction of the facts, the reasoning will follow the points concerning: the possible existence or relevance of case law interpreting the rule; the opinion submitted by the Advocate General; finally, the decision of the Court of Justice also in comparison with the Advocate General’s proposal.

L’interpretazione della direttiva 2003/109, nella sua parte relativa alla privazione dello status di soggiornante di lungo periodo è all’origine della sentenza ZK della Corte di giustizia pronunciata il 20 gennaio 2022. Come noto, lo status di soggiornante di lungo periodo viene riconosciuto ai cittadini non europei che abbiano soggiornato in uno Stato membro per almeno cinque anni continuativi, senza interruzione, ed è misura pensata per facilitare l’integrazione di coloro che hanno deciso di fare dell’Unione europea (meglio, di uno degli Stati membri) il proprio luogo di residenza o, comunque, il centro dei propri interessi. Diversamente, la possibilità di perderlo è legata all’assenza dal territorio dell’Unione – e non dello Stato membro – per un periodo pari a dodici mesi continuativi, secondo quanto stabilito dall’art. 9, par. 1, lett. c della direttiva 2003/109, disposizione di riferimento per le condizioni che ne determinano acquisizione o perdita. La sentenza concerne, per l’appunto, la sua interpretazione: se vada intesa in senso fedele alla sua lettera, sì che anche uno sporadico rientro nel territorio dell’Unione abbia l’effetto di interrompere il decorso del tempo ai fini del computo del periodo di assenza; oppure se – in realtà – tale interpretazione vada intesa nel senso di consentire agli Stati di valutare ulteriori elementi che portino ad includere nell’assenza periodi sporadici di soggiorno sul territorio dell’Unione. Dopo aver ricostruito i fatti di causa, lo sviluppo del ragionamento seguirà i punti relativi all’eventuale esistenza o rilevanza di giurisprudenza interpretativa della norma; alla proposta presentata dall’Avvocato generale con le proprie conclusioni; infine, si guarderà alla decisione della Corte di giustizia.

Soggiorno di lungo periodo e assenza dal territorio secondo la Corte di giustizia: quando la sporadicità della presenza aiuta / Marco Borraccetti. - In: PAPERS DI DIRITTO EUROPEO. - ISSN 2038-0461. - ELETTRONICO. - 1:(2022), pp. 49-61.

Soggiorno di lungo periodo e assenza dal territorio secondo la Corte di giustizia: quando la sporadicità della presenza aiuta

Marco Borraccetti
2022

Abstract

The ZK judgment of the Court of Justice is about the interpretation of the Directive 2003/109, on long-term resident status. As it is well known, long-term resident status is granted to non-European citizens who have resided in a Member State for at least five years without interruption; it is a measure to facilitate the integration of those who have decided to make the European Union their place of residence or, in any case, the centre of their interests. Otherwise, the possibility of losing it is linked to the absence from the territory of the Union – and not of the Member State – for a period of at least twelve months according to Article 9, para. 1, letter c of the Directive. Thanks to the Austrian court’s reference for a preliminary ruling, the Court clarified – with a view to the uniform application of Union law and the respect for legal certainty – whether Member States may lay down additional conditions to prevent the passage of time being interrupted even by a sporadic presence in the EU. After a brief reconstruction of the facts, the reasoning will follow the points concerning: the possible existence or relevance of case law interpreting the rule; the opinion submitted by the Advocate General; finally, the decision of the Court of Justice also in comparison with the Advocate General’s proposal.
2022
Soggiorno di lungo periodo e assenza dal territorio secondo la Corte di giustizia: quando la sporadicità della presenza aiuta / Marco Borraccetti. - In: PAPERS DI DIRITTO EUROPEO. - ISSN 2038-0461. - ELETTRONICO. - 1:(2022), pp. 49-61.
Marco Borraccetti
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