Il saggio prende le mosse dalla considerazione che la costruzione dell’identità di genere sia il prodotto di un sistema di rappresentazioni storicamente e culturalmente determinate, portatrici di significati e rivelatrici di sistemi simbolici e affronta dunque lo studio della fotografia non solo come fonte ma anche intesa come dispositivo capace di rifletterne i punti di vista e le concezioni e al contempo plasmarne gli immaginari. Attraverso il tema del lavoro femminile, considerato uno spazio sociale di fondamentale importanza per lo sviluppo e la messa alla prova di idee e stereotipi sui ruoli femminili, il saggio ha analizzato gli immaginari fotografici, intesi (nel senso lato che corrisponde grosso modo al francese imagerie) come i complessi socialmente condivisi e accettati delle immagini relative ad un certo argomento, secondo un arco cronologico che procede dall’inizio del ’900 fino agli anni ’60. Si tratta infatti di periodo storico connotato dall’intensità delle trasformazioni a livello sociale e culturale e dalla rapidità, complessità ed articolazione della transizione fra tradizioni consolidate e innovazioni radicali, dove il racconto fotografico del lavoro femminile può rivelare persistenze e cesure a livello di iconografie e modelli di rappresentazione e autorappresentazione.
Raffaella Biscioni (In stampa/Attività in corso). Modelli e iconografie del lavoro femminile nelle rappresentazioni fotografiche dell'Italia della prima metà del XX secolo (1900-1960). Viterbo : Sette Città.
Modelli e iconografie del lavoro femminile nelle rappresentazioni fotografiche dell'Italia della prima metà del XX secolo (1900-1960)
Raffaella Biscioni
In corso di stampa
Abstract
Il saggio prende le mosse dalla considerazione che la costruzione dell’identità di genere sia il prodotto di un sistema di rappresentazioni storicamente e culturalmente determinate, portatrici di significati e rivelatrici di sistemi simbolici e affronta dunque lo studio della fotografia non solo come fonte ma anche intesa come dispositivo capace di rifletterne i punti di vista e le concezioni e al contempo plasmarne gli immaginari. Attraverso il tema del lavoro femminile, considerato uno spazio sociale di fondamentale importanza per lo sviluppo e la messa alla prova di idee e stereotipi sui ruoli femminili, il saggio ha analizzato gli immaginari fotografici, intesi (nel senso lato che corrisponde grosso modo al francese imagerie) come i complessi socialmente condivisi e accettati delle immagini relative ad un certo argomento, secondo un arco cronologico che procede dall’inizio del ’900 fino agli anni ’60. Si tratta infatti di periodo storico connotato dall’intensità delle trasformazioni a livello sociale e culturale e dalla rapidità, complessità ed articolazione della transizione fra tradizioni consolidate e innovazioni radicali, dove il racconto fotografico del lavoro femminile può rivelare persistenze e cesure a livello di iconografie e modelli di rappresentazione e autorappresentazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.