L’opera è il modello ligneo, fedele e in scala, del Monumento a Papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini, Bologna 1675-Roma 1758) collocato nella navata laterale destra della Basilica di San Pietro in Vaticano, ideato e realizzato dallo scultore Pietro Bracci (Roma 1700-1773) nel 1759 (figure 1-2). Il Modello fu donato all’Accademia Clementina con molta probabilità alla fine dei cantieri in Vaticano (1769) come ringraziamento da parte di Pietro Bracci a seguito della nomina ad Accademico d’Onore (1763). La struttura dell’opera è principalmente realizzata in legno policromato di varie essenze, ed è caratterizzato dal fatto che tutti gli elementi figurativi e scultorei sono rifiniti con diversi materiali e tecniche. Tra questi di particolare interesse sono le figure a tutto tondo che rappresentano Benedetto XIV e le allegorie della Sapienza e del Disinteresse, realizzate in cera-resina argentata a foglia, applicata senza l’ausilio di adesivi. Durante la progettazione dell’intervento e lo studio dell’esigua casistica riscontrata in letteratura, si è evidenziato come uno dei principali problemi da affrontare in fase di intervento riguardasse la presenza di cera-resina e argento a diretto contatto. Infatti, questi materiali presentano criticità conservative intrinseche alla loro interazione, soprattutto per quanto riguarda la grande sensibilità del supporto ceroso a solventi polari e apolari. Quest’aspetto condiziona tutte le operazioni sia di pulitura che di consolidamento e di finitura. Partendo da queste premesse sono state compiute numerose sperimentazioni di laboratorio su materiale cero-resinoso prodotto appositamente a partire da analisi FT-IR di campioni di materiale ceroplastico originale. Pur confermando quanto appena affermato in merito ai materiali originali dell’opera, le sperimentazioni e i conseguenti risultati ci hanno guidato nella scelta dei materiali di restauro da utilizzare, ma al contempo hanno posto nuovi interrogativi che hanno condotto ad approfondire la ricerca
STUDIO DEI SISTEMI DI PROTEZIONE DELLE CERO-RESINE ARGENTATE NEL MODELLO LIGNEO DEL MONUMENTO FUNEBRE A BENEDETTO XIV, OPERA DI PIETRO BRACCI / Graziella Accorsi, Veronica Barbera, Michele Di Foggia. - STAMPA. - (2018), pp. 489-497. (Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale IGIIC tenutosi a Trento nel 25-27 ottobre 2018).
STUDIO DEI SISTEMI DI PROTEZIONE DELLE CERO-RESINE ARGENTATE NEL MODELLO LIGNEO DEL MONUMENTO FUNEBRE A BENEDETTO XIV, OPERA DI PIETRO BRACCI
Michele Di FoggiaUltimo
Investigation
2018
Abstract
L’opera è il modello ligneo, fedele e in scala, del Monumento a Papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini, Bologna 1675-Roma 1758) collocato nella navata laterale destra della Basilica di San Pietro in Vaticano, ideato e realizzato dallo scultore Pietro Bracci (Roma 1700-1773) nel 1759 (figure 1-2). Il Modello fu donato all’Accademia Clementina con molta probabilità alla fine dei cantieri in Vaticano (1769) come ringraziamento da parte di Pietro Bracci a seguito della nomina ad Accademico d’Onore (1763). La struttura dell’opera è principalmente realizzata in legno policromato di varie essenze, ed è caratterizzato dal fatto che tutti gli elementi figurativi e scultorei sono rifiniti con diversi materiali e tecniche. Tra questi di particolare interesse sono le figure a tutto tondo che rappresentano Benedetto XIV e le allegorie della Sapienza e del Disinteresse, realizzate in cera-resina argentata a foglia, applicata senza l’ausilio di adesivi. Durante la progettazione dell’intervento e lo studio dell’esigua casistica riscontrata in letteratura, si è evidenziato come uno dei principali problemi da affrontare in fase di intervento riguardasse la presenza di cera-resina e argento a diretto contatto. Infatti, questi materiali presentano criticità conservative intrinseche alla loro interazione, soprattutto per quanto riguarda la grande sensibilità del supporto ceroso a solventi polari e apolari. Quest’aspetto condiziona tutte le operazioni sia di pulitura che di consolidamento e di finitura. Partendo da queste premesse sono state compiute numerose sperimentazioni di laboratorio su materiale cero-resinoso prodotto appositamente a partire da analisi FT-IR di campioni di materiale ceroplastico originale. Pur confermando quanto appena affermato in merito ai materiali originali dell’opera, le sperimentazioni e i conseguenti risultati ci hanno guidato nella scelta dei materiali di restauro da utilizzare, ma al contempo hanno posto nuovi interrogativi che hanno condotto ad approfondire la ricercaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.