Alessandro Sciarroni è un artista autodidatta, riconoscibile per la configurazione astratta di pratiche sociali e comportamenti quotidiani e per l’affinità con l’arte performativa. Il suo percorso è qui narrato seguendo l’ipotesi di una linea sommersa, ancora inattesa dalla letteratura critica, di una riscrittura coreografica continua che ne rivela l’urgenza creativa e la ricerca transitata nelle opere. Dalla formazione dell’approccio autoriale fino alle coreografie pre-pandemiche, l’excursus coreografico è, dunque, ricostruito scrutando nella scelta dei soggetti, nella relazione con loro instaurata durante il processo creativo e nella composizione drammaturgica che porta alla definizione coreografica, a sua volta analizzata per esibire anche la dimensione affettiva che, sottotraccia, incrina il formalismo concettuale. In filigrana, si delinea, così, il profilo di uno spettatore-autore che osserva e recupera tracce residue di culture invisibili o trascurate, perché sopravvivano al trascorrere indifferente della storia.
Mazzaglia, R. (2021). "Ci sono cose che nessuno vedrebbe..." Excursus nelle figurazioni coreografiche di Alessandro Sciarroni. CULTURE TEATRALI, 30, 57-74.
"Ci sono cose che nessuno vedrebbe..." Excursus nelle figurazioni coreografiche di Alessandro Sciarroni
Rossella Mazzaglia
2021
Abstract
Alessandro Sciarroni è un artista autodidatta, riconoscibile per la configurazione astratta di pratiche sociali e comportamenti quotidiani e per l’affinità con l’arte performativa. Il suo percorso è qui narrato seguendo l’ipotesi di una linea sommersa, ancora inattesa dalla letteratura critica, di una riscrittura coreografica continua che ne rivela l’urgenza creativa e la ricerca transitata nelle opere. Dalla formazione dell’approccio autoriale fino alle coreografie pre-pandemiche, l’excursus coreografico è, dunque, ricostruito scrutando nella scelta dei soggetti, nella relazione con loro instaurata durante il processo creativo e nella composizione drammaturgica che porta alla definizione coreografica, a sua volta analizzata per esibire anche la dimensione affettiva che, sottotraccia, incrina il formalismo concettuale. In filigrana, si delinea, così, il profilo di uno spettatore-autore che osserva e recupera tracce residue di culture invisibili o trascurate, perché sopravvivano al trascorrere indifferente della storia.File | Dimensione | Formato | |
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