Questa postfazione lunga, sostanzialmente un breve saggio, si interroga sui (tre) mancati suicidi a cui è andata incontro l'Europa nell'ultimo secolo. Attraverso una analisi del dibattito sviluppatosi alla fine della prima guerra mondiale ed in particolare del contributo offerto da M.Scheler, il saggio s'interroga sulle possibilità di una ricostruzione culturale dell'Europa, nel momento in cui si realizzeranno le condizioni di una pace ad est. Che cos'è l'Europa e che cosa è stata, ci si chiede, e soprattutto che cosa potrà essere in un futuro pacificato. Esiste una "europeità slava"? Il saggio si conclude con una analisi della Dichiarazione di Parigi del 2017, sottoscritta da alcuni eminenti pensatori europei, fra cui R. Brague, R. Spaemann, R. Scruton.
"Credo quia absurdum. Per la ricostruzione culturale dell'Europa"
Leonardo Allodi
2022
Abstract
Questa postfazione lunga, sostanzialmente un breve saggio, si interroga sui (tre) mancati suicidi a cui è andata incontro l'Europa nell'ultimo secolo. Attraverso una analisi del dibattito sviluppatosi alla fine della prima guerra mondiale ed in particolare del contributo offerto da M.Scheler, il saggio s'interroga sulle possibilità di una ricostruzione culturale dell'Europa, nel momento in cui si realizzeranno le condizioni di una pace ad est. Che cos'è l'Europa e che cosa è stata, ci si chiede, e soprattutto che cosa potrà essere in un futuro pacificato. Esiste una "europeità slava"? Il saggio si conclude con una analisi della Dichiarazione di Parigi del 2017, sottoscritta da alcuni eminenti pensatori europei, fra cui R. Brague, R. Spaemann, R. Scruton.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.