La nuova normalità sembra essere la non appartenenza ad alcuna confessione religiosa vissuta come emancipazione dell'io dalla tradizione e da ogni vincolo normativo oggettivo. Significa che la fede non ha un futuro? Si può avanzare l'ipotesi che le epoche di crisi siano anche quelle de ritorno del "Mistico", del "Dio nascosto", di un "itinerarium" più faticoso, ma non meno promettente. In questo studio si considerano i tre momenti attraversati dal processo di secolarizzazione dal secondo dopoguerra, teoria della irreversibilità, della "società post-secolare" e di un "esasperato antropocentrismo che distrugge l'umanesimo. La religione resta una dimensione dell'essere umano che tuttavia si può perdere, come osserva R. Spaemann
"La fede ha un futuro?"
Leonardo Allodi
2022
Abstract
La nuova normalità sembra essere la non appartenenza ad alcuna confessione religiosa vissuta come emancipazione dell'io dalla tradizione e da ogni vincolo normativo oggettivo. Significa che la fede non ha un futuro? Si può avanzare l'ipotesi che le epoche di crisi siano anche quelle de ritorno del "Mistico", del "Dio nascosto", di un "itinerarium" più faticoso, ma non meno promettente. In questo studio si considerano i tre momenti attraversati dal processo di secolarizzazione dal secondo dopoguerra, teoria della irreversibilità, della "società post-secolare" e di un "esasperato antropocentrismo che distrugge l'umanesimo. La religione resta una dimensione dell'essere umano che tuttavia si può perdere, come osserva R. SpaemannI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.