La nascita della Repubblica Popolare Cinese ha per molti versi azzerato la familiarità della Cina con l’economia capitalista, introducendo nel paese i principi dell’uguaglianza del reddito e della gestione collettiva dei beni. Nel giro di pochi anni tutte le imprese furono na- zionalizzate, comprese molte attività di proprietà straniera. Delle migliaia di occidentali presenti nei maggiori porti e nelle città aperte ne rimasero poche centinaia e, dopo il 1949, la Cina ripiombò in quell’alone di mistero che l’aveva avvolta per gran parte dell’era moderna. La storiografia è concorde nell’affermare che la Cina dal 1949 al 1978 abbracciò saldamente la fede comunista e si ripiegò su se stessa seguendo fedelmente le direttive di Mao verso l’eco- nomia pianificata. In brevissimo tempo, i paesi occidentali e il Giappone, che erano stati i maggiori partner economici della Cina fino al secondo conflitto mondiale, lasciarono il posto a paesi che avevano avuto un peso estremamente limitato nella storia degli scambi commerciali sino-esteri.
Zanier, V (2014). Il commercio tra Cina e Europa negli anni della Guerra Fredda: strategie e obiettivi [China's Trade with Europe in the Cold War: strategies and objectives]. Bologna : Il Mulino.
Il commercio tra Cina e Europa negli anni della Guerra Fredda: strategie e obiettivi [China's Trade with Europe in the Cold War: strategies and objectives]
Zanier V
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2014
Abstract
La nascita della Repubblica Popolare Cinese ha per molti versi azzerato la familiarità della Cina con l’economia capitalista, introducendo nel paese i principi dell’uguaglianza del reddito e della gestione collettiva dei beni. Nel giro di pochi anni tutte le imprese furono na- zionalizzate, comprese molte attività di proprietà straniera. Delle migliaia di occidentali presenti nei maggiori porti e nelle città aperte ne rimasero poche centinaia e, dopo il 1949, la Cina ripiombò in quell’alone di mistero che l’aveva avvolta per gran parte dell’era moderna. La storiografia è concorde nell’affermare che la Cina dal 1949 al 1978 abbracciò saldamente la fede comunista e si ripiegò su se stessa seguendo fedelmente le direttive di Mao verso l’eco- nomia pianificata. In brevissimo tempo, i paesi occidentali e il Giappone, che erano stati i maggiori partner economici della Cina fino al secondo conflitto mondiale, lasciarono il posto a paesi che avevano avuto un peso estremamente limitato nella storia degli scambi commerciali sino-esteri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.