La nuova legge regionale per l’Emilia Romagna n. 24/2017 si colloca in piena coerenza con i principi di competitività, semplificazione, efficienza e sviluppo che connotano non solo le recenti politiche urbanistiche regionali, ma anche, più in generale, le politiche di riforma del settore amministrativo; inoltre, da essa emerge con chiarezza l’adesione anche del legislatore regionale dell’Emilia Romagna, al pari di quanto già avvenuto in altre Regioni, ai canoni di sviluppo sostenibile e responsabile, salvaguardia delle risorse e tutela ambientale, in particolare promuovendo ed incentivando il riuso e la rigenerazione dell’esistente, e fissando rigorosi limiti al cd. consumo di suolo nel territorio urbanizzato. Molte sono le novità introdotte da tale legge rispetto alle precedenti, tanto sul piano organizzativo-procedurale quanto su quello sostanziale, con un significativo snellimento dei procedimenti di pianificazione e dei loro contenuti, in assonanza con la razionalizzazione in materia edilizia introdotta dalla L.R. Emilia Romagna n. 12/2017, ed un corrispondente rafforzamento degli strumenti attuativi affidati ad accordi operativi pubblico-privati. Gli obiettivi dichiarati dalla normativa sono assai ambiziosi, e si auspica che i Comuni siano in grado di sostenere nel modo più opportuno il ruolo di grande responsabilità che la nuova legge affida loro sia nell’individuazione di indirizzi strategici e sia nei rapporti con i privati, così da garantire costantemente il buon uso del territorio.
Olivia Pini (2018). Semplificazione, limiti all’espansione, rigenerazione dell’esistente: gli ambiziosi obiettivi della nuova l.r. Emilia-Romagna 24/2017 sulla tutela e l’uso del territorio. LE REGIONI, 4/2018(4/2018), 771-781.
Semplificazione, limiti all’espansione, rigenerazione dell’esistente: gli ambiziosi obiettivi della nuova l.r. Emilia-Romagna 24/2017 sulla tutela e l’uso del territorio
Olivia PiniPrimo
2018
Abstract
La nuova legge regionale per l’Emilia Romagna n. 24/2017 si colloca in piena coerenza con i principi di competitività, semplificazione, efficienza e sviluppo che connotano non solo le recenti politiche urbanistiche regionali, ma anche, più in generale, le politiche di riforma del settore amministrativo; inoltre, da essa emerge con chiarezza l’adesione anche del legislatore regionale dell’Emilia Romagna, al pari di quanto già avvenuto in altre Regioni, ai canoni di sviluppo sostenibile e responsabile, salvaguardia delle risorse e tutela ambientale, in particolare promuovendo ed incentivando il riuso e la rigenerazione dell’esistente, e fissando rigorosi limiti al cd. consumo di suolo nel territorio urbanizzato. Molte sono le novità introdotte da tale legge rispetto alle precedenti, tanto sul piano organizzativo-procedurale quanto su quello sostanziale, con un significativo snellimento dei procedimenti di pianificazione e dei loro contenuti, in assonanza con la razionalizzazione in materia edilizia introdotta dalla L.R. Emilia Romagna n. 12/2017, ed un corrispondente rafforzamento degli strumenti attuativi affidati ad accordi operativi pubblico-privati. Gli obiettivi dichiarati dalla normativa sono assai ambiziosi, e si auspica che i Comuni siano in grado di sostenere nel modo più opportuno il ruolo di grande responsabilità che la nuova legge affida loro sia nell’individuazione di indirizzi strategici e sia nei rapporti con i privati, così da garantire costantemente il buon uso del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.