Riprendendo l’appassionata ricostruzione fatta da Norbert Elias del processo di incivilimento, l'articolo si interroga sulla possibilità che nella società italiana contemporanea non si sia giunti ad una battuta d’arresto. Innanzitutto esso delinea le caratteristiche della società “post”-moderna; adottando la prospettiva offerta dalla sociologia relazionale, l'articolo nota che fattori strutturali sono legati a cambiamenti nella sfera culturale e anche a modifiche nella socializzazione e nella formazione dell’identità personale, che oggi avviene in un ambiente ricco di simboli e di messaggi provenienti dai mezzi di comunicazione, vecchi e nuovi, ma anche straordinariamente povero di relazioni umane significative e privo di contesti comunitari che favoriscano l’interiorizzazione dei valori. L’individualismo consumistico che si sta diffondendo costituisce una situazione inedita, che pone grandi sfide educative alle capacità di una società di restare integrata. È, questa, una condizione comune a tutte le nazioni sviluppate, ma essa in Italia assume aspetti di particolare gravità a causa di una particolare situazione politica, che mostra segni di involuzione in senso oligarchico e censuario. L’obiettivo dell'articolo viene perseguito collegando l’analisi “macro”-sociologica del processo di incivilimento al piano “micro” dei comportamenti individuali; esso sarà quello di illustrare le trasformazioni materiali e socio-culturali in atto, che favoriscono comportamenti incivili o “barbari” nella vita quotidiana [n. 1]. Questi ultimi appaiono conseguenze impreviste – anzi, «perverse» – dei grandi progressi tecnologici e materiali finora compiuti, i quali tuttavia non si sono accompagnati a strutture culturali e a trasformazioni nella personalità di base in grado di reggere le esigenze dell’ulteriore avanzamento nel processo d’incivilimento [n. 2]. Qualche esempio sul formarsi di inedite connessioni tra i sistemi sociali, ad esempio tra lo sport, da un lato, e il mondo della produzione e della pubblicità, dall’altro, grazie alla presenza diffusa dei mezzi di comunicazione – specie la televisione –, favorirà la comprensione dell’attuale dinamica socio-culturale. In effetti la «società dello spettacolo» favorisce il formarsi di personalità narcisisticamente orientate, e questo a mio avviso costituisce la causa prossima dell’inciviltà lamentata, così come della disgregazione del tessuto sociale nelle società occidentali, fenomeno più accentuato nel nostro Paese per ragioni specifiche di lungo e breve periodo [n. 3].

L'erosione del tessuto civile dell'Italia,

MARTELLI, STEFANO
2009

Abstract

Riprendendo l’appassionata ricostruzione fatta da Norbert Elias del processo di incivilimento, l'articolo si interroga sulla possibilità che nella società italiana contemporanea non si sia giunti ad una battuta d’arresto. Innanzitutto esso delinea le caratteristiche della società “post”-moderna; adottando la prospettiva offerta dalla sociologia relazionale, l'articolo nota che fattori strutturali sono legati a cambiamenti nella sfera culturale e anche a modifiche nella socializzazione e nella formazione dell’identità personale, che oggi avviene in un ambiente ricco di simboli e di messaggi provenienti dai mezzi di comunicazione, vecchi e nuovi, ma anche straordinariamente povero di relazioni umane significative e privo di contesti comunitari che favoriscano l’interiorizzazione dei valori. L’individualismo consumistico che si sta diffondendo costituisce una situazione inedita, che pone grandi sfide educative alle capacità di una società di restare integrata. È, questa, una condizione comune a tutte le nazioni sviluppate, ma essa in Italia assume aspetti di particolare gravità a causa di una particolare situazione politica, che mostra segni di involuzione in senso oligarchico e censuario. L’obiettivo dell'articolo viene perseguito collegando l’analisi “macro”-sociologica del processo di incivilimento al piano “micro” dei comportamenti individuali; esso sarà quello di illustrare le trasformazioni materiali e socio-culturali in atto, che favoriscono comportamenti incivili o “barbari” nella vita quotidiana [n. 1]. Questi ultimi appaiono conseguenze impreviste – anzi, «perverse» – dei grandi progressi tecnologici e materiali finora compiuti, i quali tuttavia non si sono accompagnati a strutture culturali e a trasformazioni nella personalità di base in grado di reggere le esigenze dell’ulteriore avanzamento nel processo d’incivilimento [n. 2]. Qualche esempio sul formarsi di inedite connessioni tra i sistemi sociali, ad esempio tra lo sport, da un lato, e il mondo della produzione e della pubblicità, dall’altro, grazie alla presenza diffusa dei mezzi di comunicazione – specie la televisione –, favorirà la comprensione dell’attuale dinamica socio-culturale. In effetti la «società dello spettacolo» favorisce il formarsi di personalità narcisisticamente orientate, e questo a mio avviso costituisce la causa prossima dell’inciviltà lamentata, così come della disgregazione del tessuto sociale nelle società occidentali, fenomeno più accentuato nel nostro Paese per ragioni specifiche di lungo e breve periodo [n. 3].
2009
Martelli S.
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