Nel lungo Ottocento i concetti di famiglia e nazione prendono forma l’uno in rapporto all’altro, e si sorreggono a vicenda. Costituiscono l’ordito e la trama del discorso patriottico che guarda alla comunità immaginata della nazione e segna confini precisi, spesso etnici, tra il ‘noi’ della famiglia nazionale e il ‘loro’ degli ‘stranieri’. Questo tema attraversa i confini tra pubblico e privato, e apre nuovi spazi al protagonismo femminile. Non si tratta soltanto di retorica, di immagini, o di presenza sulla scena politica: nel nazionalismo banale contano anche le pratiche, gli oggetti e persino i ricettari e i libri di cucina.
Ilaria Porciani (2020). Una famiglia per la nazione. Ovvero la patria anche in cucina. IL BOLLETTINO DI CLIO, 13, 49-56.
Una famiglia per la nazione. Ovvero la patria anche in cucina
Ilaria Porciani
2020
Abstract
Nel lungo Ottocento i concetti di famiglia e nazione prendono forma l’uno in rapporto all’altro, e si sorreggono a vicenda. Costituiscono l’ordito e la trama del discorso patriottico che guarda alla comunità immaginata della nazione e segna confini precisi, spesso etnici, tra il ‘noi’ della famiglia nazionale e il ‘loro’ degli ‘stranieri’. Questo tema attraversa i confini tra pubblico e privato, e apre nuovi spazi al protagonismo femminile. Non si tratta soltanto di retorica, di immagini, o di presenza sulla scena politica: nel nazionalismo banale contano anche le pratiche, gli oggetti e persino i ricettari e i libri di cucina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.