Il presente saggio si propone di ricostruire alcuni aspetti del cinema italiano degli anni Settanta in modo selettivo, senza la pretesa di offrirne un quadro esaustivo. Sono richiamati gli elementi essenziali del contesto industriale e istituzionale del cinema italiano. Viene poi offerta una veloce panoramica sui fatti più rilevanti del decennio per l’analisi culturale del mondo del cinema. In seguito il cinema italiano viene considerato a partire da due fenomeni specifici dello scenario nazionale: 1) il consolidarsi e lo sviluppo del cinema d’impegno politico; 2) l’erotizzazione dei media: un macro-fenomeno che investe tutta l’industria culturale italiana e che trova nel cinema un terreno di sviluppo particolarmente florido, ridefinendo i rapporti tra il cinema stesso e gli altri media (come la televisione e l’editoria). La tesi portante di questa parte è che sia la politicizzazione della produzione e della ricezione cinematografica sia l’erotizzazione dei media costituiscono punti di vista fertili per capire il cinema degli anni Settanta. Ciò avviene soprattutto perché si tratta di fenomeni di lungo periodo e osservabili su tutti i livelli o ‘strati’ della produzione cinematografica: il cinema d’autore, di gusto highbrow; il cinema medio (certi esempi di cinema politico e molte commedie all’italiana); il cinema popolare (i generi come il poliziesco o la commedia erotica). Le conclusioni tornano sull’importanza di osservare gli anni Settanta più in termini di continuità con le fasi culturali e politiche successive della storia italiana che in quelli di una radicale discontinuità.
Claudio Bisoni, Marco Zilioli (2022). Gli anni Settanta tra eros e politica. Milano : Pearson.
Gli anni Settanta tra eros e politica
Claudio Bisoni;Marco Zilioli
2022
Abstract
Il presente saggio si propone di ricostruire alcuni aspetti del cinema italiano degli anni Settanta in modo selettivo, senza la pretesa di offrirne un quadro esaustivo. Sono richiamati gli elementi essenziali del contesto industriale e istituzionale del cinema italiano. Viene poi offerta una veloce panoramica sui fatti più rilevanti del decennio per l’analisi culturale del mondo del cinema. In seguito il cinema italiano viene considerato a partire da due fenomeni specifici dello scenario nazionale: 1) il consolidarsi e lo sviluppo del cinema d’impegno politico; 2) l’erotizzazione dei media: un macro-fenomeno che investe tutta l’industria culturale italiana e che trova nel cinema un terreno di sviluppo particolarmente florido, ridefinendo i rapporti tra il cinema stesso e gli altri media (come la televisione e l’editoria). La tesi portante di questa parte è che sia la politicizzazione della produzione e della ricezione cinematografica sia l’erotizzazione dei media costituiscono punti di vista fertili per capire il cinema degli anni Settanta. Ciò avviene soprattutto perché si tratta di fenomeni di lungo periodo e osservabili su tutti i livelli o ‘strati’ della produzione cinematografica: il cinema d’autore, di gusto highbrow; il cinema medio (certi esempi di cinema politico e molte commedie all’italiana); il cinema popolare (i generi come il poliziesco o la commedia erotica). Le conclusioni tornano sull’importanza di osservare gli anni Settanta più in termini di continuità con le fasi culturali e politiche successive della storia italiana che in quelli di una radicale discontinuità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.