Este è una cittadina ricca di storia del comune di Padova, apprezzata per i numerosi monumenti di epoche diverse fra cui il Castello Carrarese, costruito attorno al 1339 da Ubertino da Carrara sulle ceneri di quello estense. All’interno delle sue mura merlate, nel cuore della città, si è svolta dal 15 al 18 aprile di quest’anno, “Este in Fiore 2010”, 9a Edizione della Rassegna del Vivaismo Nazionale di Qualità e del Florovivaismo Veneto”, sponsorizzata, oltre che da Enti privati, dal Parco Regionale dei Colli Euganei e dalla Camera di Commercio di Padova. Se, nel 2009, con “Este in Fiore” si era voluto evocare il “Giardino che non c’è”, con lo scopo di fare riflettere sui concetti di sostenibilità e rispetto ambientale e, nel 2008, si era voluto celebrare il “Giardino incantato” quale luogo deputato alla riscoperta del profondo legame dell’uomo con la Natura, quest’anno si è guardato al “Giardino per crescere”. …”..uno spazio legato a una dimensione sociale di dialogo, da fruire e godere collettivamente, con cui la stessa società entra in relazione modificandolo e lasciandosene modificare”… Il tema della “crescita”, concetto chiave dell’intera rassegna, è stato approfondito all’interno di tutte le numerose manifestazioni “di contorno” che, ad iniziare dal pomeriggio del 15 aprile, si sono svolte al di fuori delle mura del vecchio Castello. Ad esempio, due mostre molto piacevoli sono state dedicate alla Rosa ed alle Orchidee; la prima, “Torna a fiorir la rosa…..”, ricca di rose inglesi di David Austin, di ibridatori francesi ed americani, è stata allestita nella Sala di San Rocco; la seconda, “Orchibaleno. Inseguendo colori e profumi di un mondo magico”, nella Sala Pescheria Vecchia. Fra le numerose altre iniziative, dedicate a grandi e piccini, ricordiamo anche “Anatre di Paglia”, momento in cui Dino Davanzo ha insegnato, accanto ad una vecchia barca da palude, come creare anatre ed uccelli con erbe palustri mediante tecniche immutate da secoli, e poi “Pollicini verdi”, laboratorio utile a realizzare un piccolo giardino in un semplice vaso, ed ancora “Alberi per toccare il Cielo”, una piacevole conversazione tenuta da esperti di alberi di tutte le “taglie”, compresi quelli monumentali. Ma veniamo agli espositori che hanno allestito i loro stands all’interno e a ridosso delle mura merlate, inserendosi meravigliosamente nel bellissimo parco del castello Carrarese. I visitatori hanno apprezzato la gran varietà di piante, ma non solo, dato che non sono mancati stands particolari, sempre riguardanti tutto ciò che è “naturale”, ad iniziare dall’utilizzo di tessuti e materiali quali feltro, juta, seta, ecc. per creare manufatti originali ed unici; c’è chi davanti ai nostri occhi, ha abilmente intrecciato vimini di fiume, ulivo, sanguinello per realizzare ceste e panieri, rifacendosi alla vecchia arte appresa da bambino. Poco distanti si potevano apprezzare preziosi abiti dipinti a mano, sempre con colori naturali, Découpage su tavole di legno artistico, complementi d’arredo, quadri, oggettistica ed articoli da regalo a tema squisitamente floreale, e poi saponi vegetali provenzali con oli naturali, vasi di terracotta dai modelli etruschi, rinascimentali e contemporanei provenienti da una fornace del 1500 che lavora l’argilla antigeliva Imprunetina, cinture e pellami di varia foggia, spezie provenienti dal Marocco o dalla poco distante Casola-Valsenio (Ravenna) e tanto altro ancora.

Este in fiore 2010 / M.G.Bellardi. - In: FLORTECNICA. - ISSN 1122-7958. - STAMPA. - 5:(2010), pp. 16-19.

Este in fiore 2010

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2010

Abstract

Este è una cittadina ricca di storia del comune di Padova, apprezzata per i numerosi monumenti di epoche diverse fra cui il Castello Carrarese, costruito attorno al 1339 da Ubertino da Carrara sulle ceneri di quello estense. All’interno delle sue mura merlate, nel cuore della città, si è svolta dal 15 al 18 aprile di quest’anno, “Este in Fiore 2010”, 9a Edizione della Rassegna del Vivaismo Nazionale di Qualità e del Florovivaismo Veneto”, sponsorizzata, oltre che da Enti privati, dal Parco Regionale dei Colli Euganei e dalla Camera di Commercio di Padova. Se, nel 2009, con “Este in Fiore” si era voluto evocare il “Giardino che non c’è”, con lo scopo di fare riflettere sui concetti di sostenibilità e rispetto ambientale e, nel 2008, si era voluto celebrare il “Giardino incantato” quale luogo deputato alla riscoperta del profondo legame dell’uomo con la Natura, quest’anno si è guardato al “Giardino per crescere”. …”..uno spazio legato a una dimensione sociale di dialogo, da fruire e godere collettivamente, con cui la stessa società entra in relazione modificandolo e lasciandosene modificare”… Il tema della “crescita”, concetto chiave dell’intera rassegna, è stato approfondito all’interno di tutte le numerose manifestazioni “di contorno” che, ad iniziare dal pomeriggio del 15 aprile, si sono svolte al di fuori delle mura del vecchio Castello. Ad esempio, due mostre molto piacevoli sono state dedicate alla Rosa ed alle Orchidee; la prima, “Torna a fiorir la rosa…..”, ricca di rose inglesi di David Austin, di ibridatori francesi ed americani, è stata allestita nella Sala di San Rocco; la seconda, “Orchibaleno. Inseguendo colori e profumi di un mondo magico”, nella Sala Pescheria Vecchia. Fra le numerose altre iniziative, dedicate a grandi e piccini, ricordiamo anche “Anatre di Paglia”, momento in cui Dino Davanzo ha insegnato, accanto ad una vecchia barca da palude, come creare anatre ed uccelli con erbe palustri mediante tecniche immutate da secoli, e poi “Pollicini verdi”, laboratorio utile a realizzare un piccolo giardino in un semplice vaso, ed ancora “Alberi per toccare il Cielo”, una piacevole conversazione tenuta da esperti di alberi di tutte le “taglie”, compresi quelli monumentali. Ma veniamo agli espositori che hanno allestito i loro stands all’interno e a ridosso delle mura merlate, inserendosi meravigliosamente nel bellissimo parco del castello Carrarese. I visitatori hanno apprezzato la gran varietà di piante, ma non solo, dato che non sono mancati stands particolari, sempre riguardanti tutto ciò che è “naturale”, ad iniziare dall’utilizzo di tessuti e materiali quali feltro, juta, seta, ecc. per creare manufatti originali ed unici; c’è chi davanti ai nostri occhi, ha abilmente intrecciato vimini di fiume, ulivo, sanguinello per realizzare ceste e panieri, rifacendosi alla vecchia arte appresa da bambino. Poco distanti si potevano apprezzare preziosi abiti dipinti a mano, sempre con colori naturali, Découpage su tavole di legno artistico, complementi d’arredo, quadri, oggettistica ed articoli da regalo a tema squisitamente floreale, e poi saponi vegetali provenzali con oli naturali, vasi di terracotta dai modelli etruschi, rinascimentali e contemporanei provenienti da una fornace del 1500 che lavora l’argilla antigeliva Imprunetina, cinture e pellami di varia foggia, spezie provenienti dal Marocco o dalla poco distante Casola-Valsenio (Ravenna) e tanto altro ancora.
2010
Este in fiore 2010 / M.G.Bellardi. - In: FLORTECNICA. - ISSN 1122-7958. - STAMPA. - 5:(2010), pp. 16-19.
M.G.Bellardi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/89972
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